Uomini e Donne, Alessio Lo Passo: “Giulia mi trattava come un maggiordomo”

Giulia Montanarini e Alessio Lo Passo

UOMINI E DONNE – La telenovela che vede protagonisti Giulia Montanarini e Alessio Lo Passo sta conquistando l’attenzione degli appassionati di Uomini e Donne. Lei lo ha scelto al termine del suo percorso da tronista ma la loro storia è stata sfortunata: la relazione infatti è durata soltanto poche settimane, al termine delle quali Alessio ha lasciato la sua dolce metà tramite Facebook.

A questo punto ad interrogarsi sulle reali motivazioni della decisione non sono solo i fan della ormai ex coppia ma anche la stessa Giulia, che proprio in questi giorni ha ipotizzato che Alessio sia stato spinto a lasciarla da qualcun altro. “Forse gli hanno fatto il lavaggio del cervello“, ha dichiarato.

Ora Lo Passo esce finalmente allo scoperto e indirizza alla Montanarini una lettera pubblicata da DiPiù, in cui spiega le sue ragioni. “Cara Giulia – scrive – lasciami gridare al mondo intero che l’unica persona che in questa storia ha usato qualcuno sei tu. Infatti, da quando ci siamo messi insieme non hai fatto altro che chiedere, chiedere, senza mai partecipare in prima persona, ma solo ed esclusivamente pretendendo accanto a te un tuttofare, un manichino insomma, un maggiordomo“.

Alessio inoltre precisa che a pesare sulla fine della storia sono stati anche gli anni che li dividono nonché le esperienze precedenti di lei. “I tuoi trentacinque anni contro i miei ventisette anni, non è che hanno mai giocato a tuo favore – spiega – Non ti considero vecchia, solo che hai un passato, come si dice, piuttosto scomodo. Hai amato due uomini, per due volte ti sei sposata e dunque non è che questi tuoi fallimenti deponessero più di tanto a tuo favore“.

L’ex corteggiatore racconta poi dell’aspetto economico della vicenda, emerso quando Giulia è andata da lui a La Spezia. “Ti sei fermata per un mesetto – prosegue – in un albergo, dove ci incontravamo e dove in fondo abbiamo assaggiato uno scampolo di convivenza. In quel periodo sei stata la mia donna, ne sono stato felice. Come sono stato felice di pagarti qualsiasi cosa, dall’alloggio, al ristorante. Però si è rotto qualcosa. Soprattutto dopo una sera che ti ho detto: ‘Lo sai che per me sei importante, ma forse è arrivato il momento che anche tu contribuisca concretamente a questa storia’. Forse ti è sembrato un po’ brusco, ma siccome non navigo nell’oro e spesso faccio fatica ad arrivare alla fine del mese, ho cercato di farti capire che anche tu dovevi sborsare un po’ di soldi. A quel punto hai sbottato. Ti sei sentita offesa e hai lasciato nel bar che frequento una busta con dentro un biglietto con cui mi avvertivi che tornavi a Milano“.

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