Amy Winehouse morta a 27 anni di overdose. Una fine annunciata?

AMY WHINEHOUSE – Quattro del pomeriggio di sabato 23 luglio. Il suono di due ambulanze percorre la zona nordovest di Londra e si spegne in Camden Square. I soccorritori si affrettano ad entrare nel lussuoso appartamento di Amy Winehouse ma, una volta dentro, non possono che accertarne il decesso.

Solo un mese fa Amy Winehouse si era presentata ubriaca e stra-fatta sul palco di Belgrado, durante quella che doveva essere la sua prima tappa del tour europeo che l’avrebbe “distratta” almeno per un’estate. Dopo quel triste episodio e i “buuuu” dei fan, l’entourage della Winehouse aveva cancellato il tour e rimborsato a tutti i biglietti.

La figlia di un taxista di Londra con la passione del jazz, che grazie alla sua straordinaria voce e al suo carisma è riuscita a imporsi tra i miti della musica mondiale, è stata lentamente uccisa da alcol, droga, farmaci, bulimia, anoressia e depressione. Lentamente, sì, perché la sua morte, in un certo senso, era quasi scontata. Solo questa settimana Amy era stata trovata svenuta in casa per ben tre volte.

Alcune fonti riferiscono a People che venerdì sera Amy Winehouse aveva fatto incetta di droghe presso uno spacciatore sotto casa (“Amy sembrava determinata ad avere una serata alla grande venerdì notte. Era in giro a Camden la sera, ma sembrava sicura di voler continuare la festa a casa propria. Nessuno di noi sa chi era con lei nelle prime ore di sabato. Ma sballarsi era chiaramente la sua principale priorità quella notte“). Il motivo? Probabilmente una profonda depressione dovuta alla separazione dal fidanzato Reg Traviss. Amici della cantante hanno invece riferito al Sunday Mirror che ad ucciderla sarebbe stata l’ecstasy: “È stata un’overdose da ecstasy. Lei poteva tirare cocaina tranquillamente fino al mattino. Ma questa è stata chiaramente una pasticca cattiva“.

Il padre di Amy, Mitch, contattato subito dopo la tragica notizia, si è detto letteralmente sconvolto: “Non mi sembra vero. Sono completamente distrutto. Sto tornando a casa. Devo stare con Amy. Non posso permettermi di stare male. La mia famiglia ha bisogno di me, sono distrutto, è un tale shock“. Mamma Janis aveva visto la figlia solo 24 ore prima della morte: “Era fuori di sè. Ma non ho ancora metabolizzato la sua scomparsa improvvisa“. La donna ha aggiunto che al momento dei saluti Amy le disse: “Ti voglio bene, mamma“, parole di cui Janis farà sempre tesoro: “Sono felice di averla vista per l’ultima volta”.

Ho sinceramente il cuore a pezzi” dice Rihanna, tra i tanti colleghi della Winehouse che, nonostante tutto, non può che rimanere senza fiato davanti alla notizia. Ma anche in Italia c’è chi dedica un pensiero alla giovane cantante, morta probabilmente per un’overdose. Cesare Cremonini, in particolare, sottolinea il talento della ragazza dalla cofana nera: “Abbiamo aspettato a lungo che l’ Inghilterra partorisse un talento puro come quello di Amy Winehouse. Ancora una volta abbiamo perso qualcosa tutti quanti, secondo me“.

E così anche Amy Winehouse non è riuscita a sfiggire alla maledizione del 27 years club. Proprio come Brian Jones, Jimi Hendrix, Janis Joplin, Jim Morrison e Kurt Cobain, anche la cantante londinese non è riuscita (per un soffio) a compiere 28 anni (il suo compleanno è il 14 settembre).

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