Marrazzo: i transessuali sono donne all’ennesima potenza

MARRAZZO – Piero Marrazzo torna a parlare di sè dopo lo scandalo mediatico che l’aveva visto al centro di un’operazione di ricatto ad opera di alcuni carabinieri corrotti che avevano le prove della sua relazione con una trans brasiliana (vicenda su cui si pensava volesse scrivere un libro).

Marrazzo si è dunque confessato in un’intervista fiume a Repubblica, da cui sono emersi nuovi, succosi risvolti. La premessa è evidente, quella di un mea culpa generale.

“Ho sbagliato. Ho fatto un errore. Si tratta di una mia fragilità. Di questo errore voglio chiedere scusa. Un uomo che assume un incarico pubblico non può avere debolezze. Le deve controllare. So di non aver commesso reati, di non aver violato alcuna legge. Umanamente però, nei confronti della mia famiglia, e politicamente, verso i miei elettori e la comunità che governavo, ho sbagliato”.

L’ex governatore della regione Lazio prosegue poi:

“Quella persona non era “la mia fidanzata” come è stato scritto. Mi era capitato in passato di avere rapporti con prostitute. So che non è bello da sentire e non è facile da dirsi, ma una prostituta è molto rassicurante. È una presenza accogliente che non giudica.

Marazzo continua chiarendo il contesto che l’ha indotto a “cadere in errore”.

2I transessuali sono donne all’ennesima potenza, esercitano una capacità di accudimento straordinaria. Mi sono avvicinato per questo a loro. È, tra i rapporti mercenari, la relazione più riposante. Io non sono omosessuale. Ho amato solo donne. Moltissimo, e con frequente reciprocità. Dai transessuali cercavo un sollievo legato alla loro femminilità. Il fatto che abbiano attributi maschili è irrilevante nel rapporto, almeno nel mio caso. Non importa, non c’è scambio su quel piano. È il loro comportamento, non la loro fisicità, quello che le rende desiderabili”.



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