Chi è andato in vacanza e tornato in città già da un po’ lo sa bene: passa il tempo e l’abbronzatura va via.
Chi non è ancora andato in vacanza si ritrova ad inizio settembre con un colorito pallido che non solo denuncia la condizione di “non vacanzieri stacanovisti”, ma fa tanto malaticcio.
Un rimedio veloce e poco costoso è rappresentato dall’autoabbronzante (chi è costui?).
È una alternativa artificiale alle lampade, e ha il pregio di non causare un invecchiamento della pelle perché il principio su cui si basa è la reazione con la cheratina di uno zucchero, il diidrossiacetone, provocando il colore scuro del derma.
I rischi sono legati all’applicazione, infatti se non si utilizzano alcuni accorgimenti si può colorare la pelle macchie, o macchiare i vestiti che si indossano.
Per permettere una omogeneità del colore innanzitutto è fondamentale fare uno scrub prima dell’applicazione.
Quindi si spalma l’autoabbronzante sulla pelle pulita e perfettamente asciutta.
Partendo dal viso si spalma ovunque, facendo attenzione a coprire ogni zona (collo, orecchie, etc.), e limitandosi ad applicare pochissimo prodotto su gomiti e ginocchia, i quali presentano uno strato corneo più spesso e si colorano maggiormente.
Finita l’applicazione lavarsi le mani per evitare che si colorino anche i palmi!
Prima di vestirsi bisogna essere completamente asciutti, e il tempo di asciugatura varia da prodotto a prodotto.
L’autoabbronzante va applicato un paio di giorni prima per vedere risultati effettivi, e rinnovato una volta a settimana perché il colore possa resistere.
Se doveste esporvi al sole non dimenticate di utilizzare una giusta protezione solare per evitare scottature: anche avendo un bel colorito, la pelle non si è scurita naturalmente e non è protetta dai raggi UVA e UVB.
Idratate sempre la pelle con un buon doposole e fate attenzione a non dimenticare di utilizzare un giusto bagnoschiuma per mantenere l’abbronzatura!