Vasco Rossi: “Se avessi il cancro non mi curerei. Meglio i Caraibi”

VASCO ROSSI – Per la prima volta Vasco Rossi in un’intervista a Vanity Fair parla dei suoi problemi di salute, dopo la preoccupazione che hanno suscitato nei suoi fan le notizie del suo ricovero, dei due mesi di stop imposti dai medici, delle quattro tappe del tour saltate. “Ho preso parecchio cortisone e per un bel po’ – racconta il rocker nell’anticipazione online – Avevo scoperto che faceva molto bene alla voce. E ti tiene su. Non pensavo che avesse effetti collaterali”.

Vasco parla a pochi giorni dalla presentazione a Venezia di ‘Questa vita qua’, il documentario autobiografico con materiali foto e audio mai visti prima: “Se avessi avuto un cancro non mi sarei curato. Antidolorifici e Caraibi, ecco quello che avrei fatto. Perché non voglio soffrire, voglio morire allegro”.

Soprattutto racconta della sua vita privata, dei tre figli e della compagna Laura: “Ci siamo conosciuti per caso, una sera al mare. Ero arrivato a casa alle due, tre del mattino per andare a dormire e Massimo Riva era lì con tre ragazzine biondine, una più carina dell’altra, con le minigonne fin qua. Una di loro, appena mi ha visto, è impazzita: ‘Ah, tu sei Vasco Rossi. La Laura, invece, che non mi conosceva per niente e che era ubriaca marcia, ha cominciato a insultarmi. Poi, un giorno, non so neanche perché, dissi a Riva: ‘Che ne dici di invitare a cena la biondina di quest’estate, la stronzetta?”. Con Laura ha avuto Luca, nato nel 1991 (“Ma io per i primi anni non me ne sono mica reso tanto conto”), prima c’erano già Davide e Lorenzo, ma “é lui quello che ha vissuto con me e che sento più mio”.

I primi, fa capire, furono quasi incidenti di percorso: “Davide? Un giorno a casa mia si presentò una tipa da Roma. Era incinta. Io non sapevo neanche chi fosse. L’avevo vista una sola notte. Pensai che fosse una matta e la buttai fuori di casa. Dopo il parto lei andò a Zocca a girare col passeggino per il paese”. Davide, prosegue Vasco, “é lo ‘spostato’ di casa, una mina vagante, ma adesso si è dato una calmata. Lo seguo da quando ha cinque anni. Fa l’attore. Lo farei anch’io se avessi la sua età e fossi il figlio di Vasco Rossi. In questo devo dire che mi assomiglia parecchio”. Prima ancora ci fu Lorenzo: “E’ successo tutto nell’85. Ad agosto sono stato con una, e a settembre con l’altra. La seconda, però, è diversa. Avevamo avuto una storia che era durata due anni”. Una “brava ragazza” per Vasco, anche se non lo può “dire troppo forte sennò la Laura s’incazza. Lei, la Laura, è eccezionale”.

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