Divorzio breve: primo via libero. Più facile il secondo cognome

DIVORZIO – Al giorno d’oggi sono molte di più le coppie che divorziano che quelle che si sposano. Una moda dilagante non solo tra i vip dove le separazioni possono essere molto dolorose (Demi Moore è finita in clinica dopo il divorzio da Ashton Kutcher) ma anche tra la gente comune.

I tempi e la burocrazia in Italia però rendono il percorso per tagliare definitivamente i ponti molto complicato. E così la strada che porta al divorzio breve ha raggiunto la prima tappa. Se il testo definitivo passerà basterà solo un anno per dirsi definitivamente addio, due se ci sono figli minori.

Il testo consentirebbe infatti di ridurre notevolmente il tempo che oggi occorre attendere perché dallo status di «separata» una coppia passi a quello di «divorziata». Nella stessa proposta è previsto anche lo scioglimento della comunione tra marito e moglie quando il giudice autorizza in tribunale i due a vivere separatamente.

La norma è molto attesa in Italia: più di un matrimonio su quattro finisce male secondo i dati Istat. Ci si lascia in media dopo 18 anni e ormai non ci sono  più età. Ci si può anche dire  addio dopo 25 anni di vita comune.  Aumentano infatti i divorzi anche  dopo i 60 anni.

 

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