Lucio Dalla morto: domenica, forse, i funerali a Bologna

LUCIO DALLA – La camera ardente sarà allestita nel Cortile d’onore del Comune di Bologna per permettere a fan e amici di rendere l’ultimo saluto a Lucio Dalla morto ieri per un infarto.

Il corpo dell’artista è stato trasportato in una cappella a Losanna e sarà trasferito a Bologna già in mattinata. Lucio Dalla è morto ieri, stroncato da un infarto a Montreaux, in Svizzera, dove si trovava per una serie di concerti. Il 4 marzo avrebbe compiuto 69 anni. I funerali potrebbero svolgersi nella giornata di domenica, giornata in cui Dalla avrebbe compiuto 69 anni.

RICOSTRUZIONE DELLA MORTE –  «Abbiamo una ricostruzione non precisissima di quanto accaduto stamattina. Quello che è certo è che il primo a trovare Lucio morto a terra è stato Marco Alemanno, suo corista e collaboratore, che era in una stanza comunicante».  È il racconto di Eugenio D’Andrea, avvocato di Dalla, che sta curando le pratiche del trasferimento della salma da Losanna a Bologna. «Sentendo un rumore il ragazzo si è avvicinato, accorgendosi che Dalla era caduto a terra. Ha provato a soccorrerlo ed a chiedere aiuto ma, quando gli è stato fatto il massaggio cardiaco, era già troppo tardi. Poi è arrivato subito anche un altro assistente di Lucio, in tour con lui a Montreux». D’Andrea è molto scosso: «Ho parlato l’ultima volta con Lucio proprio questa mattina alle 9 e 10 – aggiunge – e stava bene. Poi è andato a fare colazione e, tornando in camera, ha fatto anche una piccola riunione di lavoro sul terrazzo».

NESSUN TESTAMENTO –  L’avvocato D’Andrea conta di riuscire ad organizzare il trasferimento della salma da Losanna a Bologna nel pomeriggio. “Poi ci saranno i funerali, sempre nella sua città, o sabato o domenica, giorno del suo compleanno – spiega il legale -. Non risulta alcun testamento al momento, ma solo cose dette a voce, nessuna volontà scritta. Salvo diverse disposizioni testamentarie scritte sarà sepolto a Bologna, la sua città”.

PIER DAVIDE CARONE – L’ultima apparizione di Lucio Dalla in Italia risale al recente Festival di Sanremo, quando ha accompagnato Pierdavide Carone sulle note di “Nanì”. Il cantautore di “Amici” ha ricordato il mentore su Facebook: “Sono convinto che ora ci sta guardando e si diverte da morire assieme agli altri coinquilini del Paradiso, sicuramente ci starà sfottendo per le reazioni di ognuno di noi, ha passato una vita intera ad osservare le reazioni della gente alle cose della vita (belle e meno belle), la sua musica è testimone di ciò che scrivo… Della sua famiglia non anagrafica io ero l’ultimo nascituro e della sua arte ne rappresento il canto del cigno, e la consapevolezza che deriva da questo smuove in me le emozioni più agli antipodi che si possa immaginare… Mi gratifica ma al contempo mi fa sentire così solo oggi… Quanto e’ speciale un uomo che a 68 anni si mette a servizio di un giovane? Non sempre dietro un grande artista si cela un grande essere umano, questo è quello che dissi quando fui ospite del suo concerto a Bologna, l’ho ridetto durante il festival e lo ridico ancora più forte oggi, perché è quello che mi ha lasciato Lucio Dalla e se potrò rivivere metà della sua grandezza allora anch’io riuscirò ad essere una persona migliore. Arrivederci Lucio”.

 

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