Grande Fratello in crisi, Piersilvio Berlusconi: colpa della scelta del cast

GRANDE FRATELLO – Intervistato da Il Messaggero, Piersilvio Berlusconi ha detto la sua sui successi e gli insuccessi di quest’anno d’elle reti Mediaset. A partire ovviamente dall’imbarazzante flop di ascolti del Grande Fratello.

 Sta vivendo una stagione particolare per vari fattori, a cominciare dalla scelta del cast. Probabilmente, ha bisogno di riposare, ma il reality resterà uno dei generi della tv generalista.

Le stesse parole di Simona Salvemini che aveva attribuito i bassi ascolti del GF alla scelta dei concorrenti di quest’anno. Ma Piersilvio è comunque molto soddisfatto dei risultati raggiunti quest’anno.

Sono convinto che la tv in Italia abbia una qualità unica. Noi facciamo una tv di livello altissimo. In più, in un anno di crisi come questo, abbiamo creato un sistema all news, costruito un evento come “Panariello non esiste” e lanciato due nuovi preserali, tutti premiati dal pubblico: in questo momento investire sul prodotto è un atto di coraggio. Non penso ci sia altra tv commerciale in Europa che offra gratuitamente programmi di questo livello. E viene da sorridere quando si sente dire che non c’è concorrenza. Nel 2000 avevamo sette reti principali. Oggi col digitale terrestre ci sono 52 canali gratuiti, più 27 a pagamento e sul satellite altri 200.

Piersilvio spiega così gli insuccessi:

C’è più concorrenza che porta frammentazione e, con tanti canali, l’alternativa è secca, non si può galleggiare. Se un prodotto è sbagliato, non passa. Ma nonostante le nuove tecnologie, la platea, anche quella giovane, continua a crescere e in nessun paese le grandi reti generaliste hanno tenuto come in Italia.

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