Sophia Loren: “Le colleghe che si rifanno? Dovrebbero vergognarsi”

SOPHIA LOREN – Premiata da Carlo Verdone con il Taormina Art Award al Taormina Film Festival, Sophia Loren ne ha approfittato per attaccare il nuovo cinema italiano.

Un film con Carlo Verdone lo farei volentieri, non è più un giovanotto ed è sempre bravo. Gli altri registi italiani fanno filmetti, non tutti ma per la maggior parte è così, e per noi il mercato all’estero non esiste“.

E insieme ai nostri registi, la Loren attacca anche le attrici italiane, ree di ricorrere troppo spesso e con troppa facilità all’aiutino della chirurgia estetica: “La bellezza vuole spontaneità. Quando vedo certe donne, anche colleghe, che si rifanno tutte per il bisogno di sentirsi diverse, penso che si dovrebbero vergognare. Mi fanno paura. Certe “stuorce” si dice a Napoli“.

Durante la conferenza stampa, alla diva è stato chiesto cosa vorrebbe insegnare ai giovani d’oggi: “La speranza” ha risposto l’attrice. “Nella mia vita tutto quello che è successo è stato una sorpresa. Avevo 16 anni, facevo le magistrali, non pensavo al cinema quando mia madre mi impose di seguirla a Roma. A casa non c’erano soldi e a Cinecittà giravano Quo vadis? . Facevamo le comparse. Ci davano 30mila lire al giorno a tutte e due: una cifra enorme. Tanti soldi così non li avevamo mai visti. Ma io volevo tornare a Pozzuoli, da mia sorella, dai nonni, a casa mia. Mia madre me l’ha impedito e per me fu un momento durissimo. Mia madre voleva da me troppe cose. Spesso ho pensato che non sarei stata capace di farcela“.

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