Vittoria Puccini: Ecco come sono diventata una donna d’acciaio”

VITTORIA PUCCINI – E’ stato un anno intenso quello appena trascorso per Vittoria Puccini. Prima la fine della relazione con Alessandro Preziosi, padre della sua piccola Elena. Poi l’amore nato all’improvviso con Claudio Santamaria che ha riacceso la fiamma dell’amore di Vittoria Puccini e infine, la scomparsa improvvisa della madre mentre era madrina alla Mostra del cinema di Venezia.

In un’intervista in esclusiva a Vanity Fair, Vittoria Puccini ha raccontato questo anno così intenso, preferendo, però, non parlare ancora della morte della madre. Dopo Magnifica presenza di Ferzan Ozpetek, la rivedremo al cinema accanto a Michele Riondino in Acciaio di Stefano Mordini, che verrà proiettato la sera del 3 settembre proprio a Venezia.

Alla domanda su come si sente, Vittoria risponde: “Bene. Sicuramente più forte. Sì, è stato un anno difficile, complicato. Sono successe tante cose, molto belle e molto brutte. Ho ricostruito pezzetti di me stessa. Ritengo di essere una donna più centrata. Quantomeno, adesso so quello che voglio, e non faccio quello che vogliono gli altri”.

Da ragazzina, non avrebbe mai pensato di diventare un’attrice: “Ero la classica brava ragazza: dopo il liceo classico mi sono iscritta a Giurisprudenza, anche se non ho mai dato un esame. Però, se ci ripenso oggi, la scelta di recitare non è così strana per una con il mio carattere: sul set compari, ma nello stesso tempo scompari”.

Di se stessa, non cambierebbe nulla: “L’unico cambiamento che prendo in considerazione è quello sul lavoro, dove la trasformazione è temporanea. Lì vedermi diversa mi piace. Se invece dovessi cambiare in modo permanente, sarebbe un dramma: mi dà fastidio non riconoscermi”.

Lei si riconosce sempre, anche appena sveglia: “Così come mi ha visto lei prima del trucco. E mi creda, non sono presuntuosa, anzi a volte sono fin troppo critica con me stessa. È una delle poche cose di cui vado fiera: la mattina non faccio scherzi agli uomini”.

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