Luciana Littizzetto: “Berlusconi ha rotto il caz*o”. Verro protesta, è polemica

LUCIANA LITTIZZETTO – Domenica sera a Che Tempo Che Fa, Luciana Littizzetto ha commentato le dimissioni di Mario Monti e il ritorno in politica di Silvio Berlusconi (a proposito, lo avete visto l’inno per il PDL sulle note del Gangnam Style ideato da Crozza?):

Berlusconi è fatto così: quando vede che il Paese si sta riprendendo, deve intervenire. È più forte di lui (…). Ma lo capite che non ne possiamo più, che ci siamo rotti le balle?! Che ogni volta che vi vediamo in televisione ci si chiude lo stomaco e si allargano le vie di smaltimento?! Non è antipolitica, la politica è una cosa bella. Noi ce l’abbiamo con voi, che vi fate i fatti vostri sulla nostra pelle. Noi ci siamo fatti un mazzo così. Una volta accettavamo le vostre cazzate: mangiavate la mortadella in Parlamento, facevate finta che Ruby era nipote di Mubarak. Ci siamo messi anche a ridere, adesso basta. Monti ci ha messo tutte ’ste supposte una per una come le cartucce della cerbottana. Adesso torna Berlu e sale lo spread. Non dico un pudore, che è un sentimento antico, ma una pragmatica sensazione di aver rotto il caz*o“.

L’ultima uscita della comicaha scatenato una scrosciante cascata di applausi del pubblico ma non è andata giù al centrodestra e in particolare ad Antonio Verro, consigliere Rai in quota Pdl che ha dichiarato:

Considero più che legittima la satira, inclusa quella politica. Ma l’insulto no, non è tollerabile. Ciò che ha detto Luciana Littizzetto su Berlusconi, mi chiedo, è satira o è politica?Far ridere con la volgarità è la cosa più semplice del mondo. Ma chi fa spettacolo ha una grande responsabilità nei confronti del pubblico. E certi divi troppo pagati, naturalmente mi riferisco anche alla Littizzetto, rischiano di dimenticare quale sia il loro vero ruolo e si trasformano in predicatori. Tutto questo non è tollerabile così come non è concepibile offendere in diretta televisiva non solo un esponente politico ma anche quegli spettatori che pagano il canone di un servizio pubblico e magari fanno parte dell’elettorato di centrodestra. Io rispetto le idee della signora Littizzetto, diametralmente opposte alle mie, ma non posso accettare che il servizio pubblico diventi il megafono delle sue posizioni”.

E voi che ne pensate? Lucianina questa volta ha esagerato?

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