Fabrizio Corona, raggiunto l’accordo con Nina Moric: potrà vedere Carlos

FABRIZIO CORONA – Nel giorno di San Valentino, Fabrizio Corona e Nina Moric hanno trovato l’accordo per il divorzio, a sette anni dalla separazione. Per l’occasione, Fabrizio Corona ha avuto il permesso di lasciare per qualche ora il carcere di Busto Arsizio dove si trova dallo scorso 25 gennaio. Fabrizio Corona, scortato da quattro agenti, indossava un giubbotto di pelle, jeans chiari, t-shirt e scarpe da ginnastica. Fabrizio Corona ha ottenuto una prima importante vittoria: il giudice ha infatti stabilito che Fabrizio Corona potrà vedere il figlio due volte al mese, il sabato in carcere, negli spazi adibiti per gli incontri tra i detenuti e i figli minorenni Con lui c’era il legale Ludovico Lucibello che durante una pausa dell’udienza ha dichiarato ha risposto ad alcuni domande dei cronisti presenti.

Avvocato Lucibello, di cosa ha parlato con Fabrizio dopo l’udienza?

«Mi ha fatto vedere un progetto di sviluppo a livello carcerario che lui ha elaborato con altri detenuti, e che ha ottenuto il parere favorevole di tutto lo staff. Era soddisfatto per quello che era riuscito a fare coi i suoi compagni».

Come le sembra che Corona stia affrontando la detenzione?

«Fabrizio si dà molto da fare, aiuta i detenuti in difficoltà; mi sembra sia già ben inserito e per nulla scosso dalle ultime vicende. È combattivo ed è la persona di sempre».

Anche Nadia Alecci, altro legale dell’ex re dei paparazzi ha avuto modo di parlare con Corona.

Con chi divide la cella?

«È con un detenuto marocchino, condannato per traffico di sostanze stupefacenti».

Sui media era apparsa la notizia che Corona fosse in infermeria.

«Come da prassi, vi ha trascorso solo pochi giorni, in vista dell’assegnazione di una cella».

Che descrizione ha fatto dell’ambiente?

«Quello di Busto Arsizio, non è certo un carcere facile. È stato condannato dalla Comunità europea per le condizioni di sovraffollamento in cui vivono i detenuti. Da lì transitano numerosi cittadini stranieri che a Malpensa vengono arrestati per traffico di stupefacenti».

I suoi ritmi quotidiani?

«Le porte della cella si aprono solo per poche ore al giorno o per gli incontri con gli avvocati ».

Psicologicamente Corona è in forma?

«Fabrizio non è certo una persona che si rassegna facilmente. Ho saputo che in carcere ha già trovato qualcosa di importante da fare, un progetto da seguire e questo mi ha molto impressionata, perché non ho mai visto una persona tanto reattiva”.

A chi lo ha avvicinato a Palazzo di Giustizia ha dato l’impressione di essere il Corona di sempre.

«Sì, l’ho trovato molto sereno e col morale alto. Del resto lui era lì per una sentenza che riguardava la sua vita famigliare ed era molto concentrato».

Ha avuto modo di sentire la mamma di Fabrizio Corona?

«La signora è molto vicina al figlio e segue con attenzione le vicende giudiziarie, viene spesso da me. Anche perché, non dimentichiamolo, è lei che oggi, con grande coraggio e indubbia bravura, segue l’azienda del figlio. È molto afflitta ma sa anche che Fabrizio ha un grande carattere e questo la aiuta sicuramente ad affrontare nel modo giusto una prova tanto difficile ».

Quante volte ha incontrato Fabrizio in carcere, e che rapporti ha con gli altri detenuti?

«Finora gli ho fatto visita tre volte, ma tornerò da lui domani. Abbiamo avuto modo di parlare solo di quello che è accaduto dal suo arresto ad oggi. Certo, il carcere è duro per tutti, ma lui è un giovane che ha la capacità di creare rapporti umani di grande dimensione. Direi di più: se hai la possibilità di conoscerlo e di frequentarlo ti accorgi che lui è un ragazzo di gran cuore».

 

 

 

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