Alda D’Eusanio inseparabile dal suo pappagallo Giorgio

 

D’EUSANIO –  L’anno scorso Alda D’Eusanio è stata protagonista di un grave incidente, da cui è uscita viva per miracolo, ora però sta meglio, ad aiutarla c’è anche Giorgio.

Chi sarà mai questo Giorgio?

Non si tratta di un nuovo, folgorante amore, bensì di un pappagallo che le tiene compagnia.

Ecco come racconta il loro racconto a Nuovo.

“Era il 2000 ed era da poco morto mio marito, il sociologo Gianni Statera. Stavo molto male, ero arrivata a pesare 35 chili, e una mia amica mi aveva preso un appuntamento da un neuropsichiatra. Così entrai in un negozio di animali e vidi questo pappagallo tutto spennacchiato che stava perdendo un occhio. Era depresso, si strappava le penne, perché aveva perso il padrone. Insomma, alla fine non andai più dal neuropsichiatra e mi ritrovai in macchina con questo pappagallo. Arrivati a casa, ci curammo a vicenda: io gli salvai la vita e lui mi salvò dal tunnel degli psicofarmaci, spingendomi a mangiare anche quando non volevo, perché lui voleva mangiare“.

Un pappagallo a dir poco singolare…

Per dieci anni ha mangiato come un essere umano. Voleva l’amatriciana, la carbonara, le salsicce, la mortadella, beveva té, e coca-cola. E infatti due anni fa è stato malissimo: i pappagalli devono mangiare cò che c’è in natura. Ora beve acqua e mangia semi e un po’ di frutta. Ma qualche volta gli concedo la pasta al pomodoro: ne va pazzo!”

Giorgio si occupa davvero della D’Eusanio.

“È molto protettivo: mi sta sempre accanto. Quando mi sveglio lo trovo sempre che mi guarda, appollaito sulla sedia accanto a me”.

E a voi non piacerebbe un pappagallo come amico?

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