“Ragazze in shorts non lamentatevi se vi stuprano”. Scoppia la polemica

RAGAZZE IN SHORTS NON LAMENTATEVI SE VI STUPRANO – La dichiarazione dello scrittore Marco Cubeddu pubblicata nella rubrica “Intransigenze” sul Secolo XIX sta scatenando una forte polemica sul web. L’autore di “C.U.B.A.M.S.C.- Con una bomba a mano sul cuore” (Mondadori) ha raccontato di un viaggio in Italia in cui l’unico spunto di riflessione è stata l’osservazione di adolescenti in pantaloncini cortissimi.

Non possono lamentarsi se poi le stuprano”, scrive Cubeddu attribuendo il pensiero a un’amica, una donna “non bigotta“, come sostiene. Nel corso dell’articolo, poi, ci si concentra, sempre prendendo le distanze da ogni giustificazione di forme di violenza, sull’ “inutilità” della parola femminicidio: “un omicidio è sempre un omicidio”, sostiene lo scrittore.

L’autore di chiede perché sfoggiare il proprio corpo sin da giovanissime. Un messaggio che ha fatto infuriare il popolo del web.

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