Stefano De Martino si racconta a cuore aperto e dichiara di amare la bella moglie Belen Rodriguez e il loro piccolo Santiago
Stefano: “Il mio desiderio è avere tanti bambini. Io e Belen siamo pronti”
Il noto ballerino Stefano De Martino, che da poco si è concesso una vacanza sulla neve in compagnia della moglie, in un’intervista rilasciata al magazine Vanity Fair si racconta e conferma che quello che ha è quello che ha sempre desiderato: una famiglia e il lavoro che ama. E quando gli chiedono se è normale aver affrettato così tanto i passi risponde: “Mi sento al passo con il ritmo della mia vita. Tutti quelli che non mi conoscono mi considerano un precoce. Ma io sono così: voglio tutto subito. E sono soddisfatto: ho raggiunto tutto quello che volevo dalla vita” e aggiunge “Volevo una famiglia e sognavo di trovare una donna compatibile con me. E appena l’ho trovata, ho capito che non aveva senso perdere tempo. Lei è la donna della mia vita”. Poi che la moglie si chiami Belen Rodriguez e sia la donna più desiderata dai maschi italiani è un particolare secondario, ma ammette “Da uomo mi ha sempre affascinato il fatto che lei fosse quasi inarrivabile. Ma adesso quando mi dicono ‘Com’è stare con Belen?’, io non so cosa rispondere. Per me è sempre bellissimo, ma allo stesso tempo normale. È mia moglie. La amo come il mio vicino di casa ama la sua compagna”.
Riguardo al piccolo Santiago, si emoziona e dice “Sono un uomo che si scioglie davanti al sorriso di suo figlio. È un’emozione incredibile, sono totalmente innamorato di lui. Non pensavo che la paternità facesse quest’effetto. Sono diventato come tutti quei papà che dicono: ‘Mio figlio fa tutto meglio’. Perché per ogni padre il figlio è il campione del mondo”. Poi continua “Se mi sta chiedendo se vogliamo altri figli, la risposta è sì. Santiago è stato desiderato, voluto. Gli altri bambini li aspettiamo, siamo pronti. Il mio desiderio è averne tanti”. Riguardo alla fama della bella consorte dichiara “Ci si fa un po’ il callo, come con tutte le cose della vita. Credo, però, che non sia giusto lamentarsi quando si fa questo lavoro. Sarei un ipocrita se dicessi che è angosciante. È come si dice ‘il rovescio della medaglia’, no?”. E come dargli torto?