Barbara D’Urso ha perso contro Pupo che aveva querelato per diffamazione ed è stata costretta a pagare le spese
Barbara D’Urso condannata a pagare le spese processuali
Nel 2010 il cantante Enzo Ghinazzi, in arte Pupo, in un’intervista in diretta su Sky Sport, dichiarò che la canzone scelta per uno spot di Sky “La storia di noi due” era stata scritta da lui nel 1981 in ricordo della relazione con la conduttrice Mediaset Barbara D’Urso che, invece, negò da subito qualsiasi genere di relazione sentimentale.
In quell’occasione Enzo Ghinazzi affermò “Ho dedicato questa canzone ad una grande donna di Mediaset che fa la conduttrice e con cui ho avuto un flirt: Barbara D’Urso. Io l’ho scritta, parole e musica, per lei, è stato un momento in cui le ho dedicato questa canzone e questa è la prima volta che lo dico, ma è così. Quando l’ho scritta Barbara era come Cassano vero, ora è Cassano finto”, riferendosi proprio allo spot in cui compare il campione barese e il suo clone.
Barbara D’Urso chiese immediatamente il risarcimento danni per un valore di 50mila euro per diffamazione, perché si ritenne lesa nella reputazione e nella sua privacy. La stessa conduttrice, in un’intervista a VanityFair, smentì questa storia d’amore. Il giudice respinse qualsiasi risarcimento perché Pupo non aveva rivelato alcun aspetto intimo della storia ma, invece, aveva dato ai suoi fan un’informazione riguardo la fonte d’ispirazione della canzone.
In quell’occasione Pupo si scagliò contro Barbara D’Urso dicendo: “Da noi in campagna è più inelegante mettersi sul trespolo a sparare giudizi snob e spocchiosi senza informarsi piuttosto che rischiare di essere fraintesi.”.
Solo oggi sono state addebitate alla conduttrice le spese processuali che risultano essere 4mila euro. Pupo non ha fatto alcun commento riguardo ciò ma, anzi, ci ha tenuto a far sapere di aver inviato gli auguri a Barbara D’Urso nei giorni scorsi in occasione del suo compleanno e che la conduttrice lo ha ringraziato inviandogli tre girasoli. Avrà sotterrato l’ascia di guerra?