Sara Tommasi Confessioni private: condannato uno dei produttori

Sara Tommasi Confessioni Private è il film a luci rosse che ha definitivamente cancellato qualsiasi aspirazione televisiva della showgirl, ora però arriva un po’ di giustizia in merito all’uscita di questo “capolavoro” hardcore.

SARA TOMMASI CONFESSIONI PRIVATE: IL PRODUTTORE GIUSEPPE MATERA CONDANNATO


Sara Tommasi Confessioni private
è la pellicola sulla quale sono scoppiate una miriade di polemiche e sulla quale è stata aperta un’inchiesta della magistratura.

Le accuse nei confronti dei produttori erano molto forti, Sara Tommasi infatti aveva sostenuto di essere stata drogata e violentata per girare il film a luci rosse.

All’inchiesta è conseguito un processo in cui il produttore del film Giuseppe Matera e il manager Vincenzo Di Federico sono finiti agli arresti domiciliari. Non è andata meglio al regista Max Bellocchio e agli attori Fausto Zulli e Pino Igli Papali, indagati per violenza sessuale di gruppo.

Ora però la vicenda si avvia alla conclusione, almeno dal punto di vista giudiziario: Giuseppe Matera è stato condannato a 2 anni e dieci mesi di reclusione.

Durante il processo Sara Tommasi Confessioni Private, Matera ha deciso di giocare bene le sue carte, procurandosi la condanna più lieve per reati di questo tipo. L’uomo infatti si è affrettato a segnalare alla magistratura altre pellicole hard girate in Ungheria.

Questa storia di abusi, forse lo ricorderete, ha lasciato parecchi strascichi sulla showgirl che adesso lavora nello studio di Alfonso Luigi Marra.

Poco dopo lo scandalo legato a Confessioni private, Sara Tommasi è stata ricoverata, uno dei tanti tentativi di famigliari e amici di aiutare la fragile psiche della donna di cui molte persone meschine si sono approfittate.

Purtroppo, anche se Sara Tommasi sta attraversando un periodo di relativa tranquillità, la sua serenità sarà nuovamente turbata il prossimo 18 giugno, perché dovrà testimoniare contro gli altri indagati al processo.

Staremo a vedere cosa deciderà il giudice per loro.

 

 

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