Uova sul parabrezza, attenzione alla nuova truffa!

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Ieri sulla pagina Facebook della Iena Giulio Golia è comparso un avviso:

ATTENZIONE A QUESTA TRUFFA
Se di notte ti lanciano un uovo contro il parabrezza, mantieni la calma e accelera. Non usare il tergicristallo e non spedire acqua sul parabrezza. Accelera e sparisci perche i ladroni si aspettano che tu ti fermi.
Spiegazione: Il contenuto dell uovo e l acqua mescolandosi formano una sostanza vischiosa come il latte che ti impedisce di vedere dove vai, riducendo la tua visione del 90% e costringendoti a fermarti sulla strada, dove sarai vittima di una rapina. Questa e’ l ultima modalita’ di attacco inventata dai ladroni.
Trasmettere questo messaggio ad amici e familiari.
FATE MOLTA ATTENZIONE

Subito il messaggio è stato condiviso da migliaia di utenti, e siti e blog si sono adoperati per riproporre il messaggio in veri e propri articoli dedicati.

Sarebbe bastato, però, fare una verifica di un paio di minuti su Google per scoprire che le voci su questa presunta truffa girano ormai da anni sul web (e che quindi di “nuovo” non ha proprio niente) e, cosa ancor più importante, che si tratta dell’ennesima, esilarante bufala.

Ecco cosa scriveva a tal proposito il mitico Paolo del blog Il Disinformatico, il più noto cacciatore di bufale del paese:

è una vera e propria panzana: come nota il sito antibufala Snopes.com, le uova miste all’acqua non diventano affatto collose e vengono facilmente rimosse dai tergicristalli, come ben sanno le forze di polizia le cui auto talvolta sono state oggetto di lancio di uova. Hoax-Slayer.com ha addirittura effettuato degli esperimenti per verificare il grado di oscuramento, con risultati molto chiari: nessun effetto significativo sulla visibilità. Basta un colpo di tergicristalli; inoltre l’uso del lavavetri è vantaggioso, anziché deleterio come afferma l’appello.
In sintesi, non si capisce quale sia l’utilità di questo allarme, che anzi può rivelarsi pericoloso se induce le persone a non azionare il tergicristallo e il lavavetri se si trovano con il parabrezza imbrattato mentre stanno guidando. Ma come al solito prevale la trita logica del “non so se è vero, ma nel dubbio io inoltro”. E così un’altra bufala gode di vita eterna.

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