Mondiali 2014, Serey Die: “Non piangevo per mio padre”

MONDIALI 2014 – Le lacrime di Serey Die durante l’inno del suo paese, la Costa d’Avorio, hanno commosso il mondo. Ma solo per qualche ora. Il motivo? Quella del centrocampista del Basilea sembrava la storia più triste che accompagna questi Mondiali in Brasile.

Secondo alcuni rumors partiti non si sa come dall’Inghilterra, Serey Die è scoppiato in lacrime mentre cantava l’inno non per l’emozione di trovarsi sul campo, abbracciato ai suoi compagni, prima di un importante match contro la Colombia. Secondo le voci, due ore prima, mentre Serey Die si stava preparando negli spogliatoi, lo ha raggiunto una notizia terribile: suo padre era appena morto. Il centrocampista avrebbe deciso comunque di scendere in campo e di onorare l’impegno preso con la sua nazione, ma le note dell’inno gli avrebbero tirato fuori tutte le emozioni che da qualche minuto tentava invano di reprimere. Su Twitter, l’hashtag #respecttosereydie è subito entrato nelle tendenze mondiali.

Perché l’utilizzo di tutti questi condizionali? Semplice. Perché non c’è niente di vero. Dopo la partita, infatti, lo stesso Serey Die ha fatto sapere ai fan, tramite il suo account Instagram, che le sue lacrime non erano dovute alla morte del padre e che quest’ultimo è deceduto diversi anni fa.

Mio padre è morto nel 2004. Piangevo per l’emozione di servire il mio paese perché non pensavo che un giorno sarei arrivato a questo livello. Mi dispiace per l’errore

In fondo anche il papà ha fatto la sua comparsa nel turbinio di pensieri che hanno causato quelle lacrime. “Sono un tipo molto emotivo” ha poi spiegato il calciatore alla stampa. “In quel momento ho pensato anche alla morte di mio padre, alla mia vita che è sempre stata difficile“.

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