Cina: di nuovo in scena il Festival della Carne di Cane

Sono state, sono e forse saranno sempre inutili le proteste degli animalisti di tutto il mondo: il 21 giugno è andato in scena, come ogni anno dagli anni ’90, il Festival della carne di Cane che si tiene a Yulin, nella provincia autonoma cinese del Guangxi.

Secondo la credenza popolare, mangiando carne di cane il giorno del solstizio d’estate si terrebbero lontani i malesseri delle stagioni più fredde. Se qualche animale è stato salvato da adozioni e acquisti dell’ultimo minuto da parte di alcuni attivisti e volontari (una donna di nome Wang ha raccontato di aver acquistato circa 200 cani per 60 euro a cane: “Non possiamo fermare il festival ma almeno cerchiamo di salvare quanti più cani possiamo, comprandoli“), 2000 esemplari circa sono stati invece macellati e conditi con litchi, come da tradizione, per essere esposti sui banconi dei macellai e poi serviti in tavola. Molti cani sono morti ancor prima della macellazione a causa degli stenti (passeggiando per la fiera era possibile vederne centinaia rinchiusi in minuscole gabbie senza cibo né acqua).

Tuttavia, proteste e reazioni hanno avuto un seppur minimo risultato: quest’anno il governo di Yulin ha deciso di non sponsorizzare l’evento e, in generale, il consumo di carne di cane nella zona è diminuito di 2/3.

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