Belen Rodriguez, è guerra con Novella 2000. Il direttore l’attacca pubblicamente

E’ guerra aperta tra Belen Rodríguez e Novella 2000 dopo la pubblicazione degli scatti del viso deturpato della showgirl argentina. Belen non ha affatto preso bene le immagini pubblicate dal settimanale di gossip e ha cercato di difendersi su Facebook attaccando pesantemente i giornalisti. Il direttore di Novella 2000 non ci sta e attacca a sua volta Belen.

belen rodriguez e roberto alessiBELEN RODRIGUEZ E NOVELLA 2000: E’ GUERRA

Roberto Alessi, direttore di Novella 2000, ha voluto rispondere agli insulti di Belen Rodríguez scrivendole una lettera pubblicata sul suo giornale: “A giudicare dagli insulti, vedo che hai imparato molto bene la nostra lingua. Poi ci siamo sentiti ma il tono non era dei migliori. Ti ho richiamata ma non mi hai più risposto. Ed eccoti, allora, questa lettera aperta. Vedere quelle foto in cui non eri nella tua abituale forma fisica stratosferica (perché, diciamolo chiaro, tu sei la più bella) ti ha fatto andare su tutte le furie e ho capito solo in quel momento quanto tu sia ancora giovane. Solo una persona inesperta non capirebbe qual è la portata del tuo personaggio. Quando non verranno più pubblicate quelle che tu consideri foto brutte, non verranno più pubblicate nemmeno quelle belle. Non me la sono presa per le tue parole, ho le spalle grosse e se non altro almeno so cosa pensi di me. La sincerità è sempre meglio della falsità ed è per questo che ho apprezzato il tuo disprezzo, forse solo un po’ troppo viscerale, che mi ha colpito, perché in tanti anni di lavoro non mi era mai successo”.

Roberto Alessi, poi, chiude la lettera dando un consiglio a Belen Rodríguez: “Tu avrai, spero, una lunga carriera, lascia gli insulti a chi non ha i tuoi talenti e la tua bellezza. Ispirati a signore di spessore quali Milly Carlucci o Raffaella Carrà, non sbaglierai mai. Per quanto riguarda l’ultimo ‘augurio’ nei miei confronti mi sono limitato a toccare ferro. La mia famiglia e tutti coloro che mi amano hanno ancora molto bisogno di me e del mio lavoro”.

 

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