Julia Roberts, pubblicata lettera della sorella suicida: “Colpa sua”

Nancy Motes, la sorellastra di Julia Roberts, si è suicidata a febbraio, lasciandosi affogare nella vasca da bagno dopo un overdose di psicofarmaci.

La 37enne aveva premeditato il folle gesto, lo dimostrano anche le tre lettere scritte poco prima del suicidio e indirizzate rispettivamente al fidanzato John Dilbeck, alla madre e alla sorella, e «a tutti». Le ultime due non sono mai state rese note, ma la missiva per il fidanzato è stata resa pubblica nel corso del processo che vede scontrarsi John e Julia Roberts per il controllo dell’eredità di Nancy.

La lettera, oltre a una dichiarazione d’amore per il fidanzato (“sono stata fortunata ad essere amata da uno come te“) contiene diverse accuse nei confronti della madre e della sorellastra Julia (le due donne avevano padri diversi).

Scoppio a piangere ogni mattina, solo perché mi sono svegliata” raccontava Nancy nello scritto. La causa? Proprio il rapporto con le due donne. In particolare, quando era ancora in vita Nancy aveva avuto un duro scontro pubblico con la Roberts quando l’aveva accusata di averle rovinato la vita dandole della cicciona da piccola. “L’ho fatto solo affinché voi tutti sappiate che la fidanzatina d’America è una cagna” aveva scritto Nancy su Twitter, “Volete essere i fan di qualcuno così crudele? Non è neppure una brava attrice“. Qui il loro scambio di sms poco prima del suicidio.

Morale della favola? Secondo quanto stabilito nella lettera indirizzata al fidanzato, a Julia Roberts e a sua madre non spetterebbe nessuna eredità: “Mia madre e la mia cosiddetta sorella non riceveranno nulla, eccetto il ricordo di essere state loro a spingermi nella peggior depressione in cui sia mai stata“.

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