Ilary Blasi: “Avere un terzo figlio? Sono combattuta”

 Sono una delle coppie più belle e storiche del calcio italiano.  

Solo qualche giorno vi abbiamo riportato le foto di Ilary sempre in splendida forma, sfoggiare una mise più “hot” che mai sul mare di Sabaudia.

Ilary Blasi e Francesco Totti. E’ dello scorso giugno il gossip di una nuova dolce attesa per la coppia romana. 

totti ilary blasi

ILARY BLASI: A SENTIR TOTTI SAREMMO GIA’ AL QUINTO FIGLIO!

Proprio sull’annuncio della terza gravidanza la conduttrice racconta:

L’ha detto in un’intervista andata in onda alla una di notte, mentre dormivo. La mattina dopo mi sono svegliata e, appena ho acceso il telefono, tutti mi facevano le congratulazioni. Ho pensato: “Oddio, cos’è uscito stavolta?”. E poi ho capito che avevo il “nemico” in casa, era stato l’ennesimo scherzo di Francesco. Lo fa apposta a mettermi in difficoltà, a sentire lui dovremmo già essere al quinto figlio”.

La verità, spiega la showgirl in una intervista rilasciata al settimanale “Chi” , è che l’idea di avere o meno il terzo figlio non è da escludere ma rappresenta una scelta da fare, molto combattuta perché sostenuta da due volontà contrastanti.

Poi  Ilary Blasi aggiunge:

“In realtà sono combattuta fra due pensieri. Il primo è che ho avuto due figli a distanza di poco tempo e, adesso che sono cresciuti, chi me lo fa fare di ricominciare? Dall’altro penso che, in questo momento, potrei godermi l’arrivo di un figlio in maniera diversa, e sarei tentata. La mia parte razionale mi dice “basta”, quella irrazionale dice “buttati”.

Tra le coppie del mondo del calcio negli ultimi tempi abbiamo registrato la fine di importanti e storiche storie d’amore, su tutte quella tra il portierone della nazionale Gigi Buffon e Alena Seredova. La Blasi si lascia andare e commenta le separazioni degli ultimi mesi con parole molto sentite:

“In altri casi non mi sarei interessata, ma per queste separazioni ci sono rimasta male: mi è dispiaciuto, sono stata colpita. Sarà che loro li sento più vicini e che ci sono di mezzo dei bambini, ma ho sentito il dolore che si stava generando”.

 

 

 

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