Barbara D’Urso nei guai: i giornalisti contro la tv del dolore

Barbara D’Urso rischia grosso. La tv del dolore e è finita nel mirino dell’Ordine dei Giornalisti a causa dell’eccessiva attenzione che dedica ai fatti di cronaca, ultimo quello di Elena Ceste.

barbara-durso-tv-del-dolore-ordine-dei-giornalisti-638x425IL MONITO DELL’ORDINE DEI GIORNALISTI

A tuonare contro le trasmissioni del dolore è il presidente dell’Ordine dei giornalisti, Enzo Iacopino, che ha lanciato un vero avvertimento a quei programmi che sfruttano i fatti di cronaca e il dolore per aumentare gli ascolti.

BASTA SOUBRETTE, ORA LE DENUNCIAMO. Senza distinzioni di genere (il sinonimo al maschile non lo conosco) o di reti sulle quali si esibiscono. L’informazione è materia delicata. Basta con l’occhio umido e la recitata partecipazione alle tragedie. Basta con il dolore come ingrediente dello spettacolo per fare audience. Basta con le banalità/bestialità dispensate a piene mani, soprattutto nelle tv, da chi si preoccupa solo di come aumentare il personale compenso, passando sopra a diritti e sentimenti (Sarah Scazzi, Yara Gambirasio, Melania Rea, Melissa Bassi e, da ultimo, Elena Ceste: tanto per citare alcuni casi e tutti coloro i quali a queste vicende sono collegati), anche di persone estranee alle vicende che possono avere un interesse pubblico.
L’esecutivo dell’Odg nazionale ha deciso che, senza eccezione alcuna, denuncerà alle magistratura per esercizio abusivo della professione giornalistica quanti galleggiano sul diritto dei cittadini all’informazione, senza dover rispondere a quelle regole deontologiche che impongono precisi doveri ai giornalisti”, scrive Enzo Iacopino su Facebook.

Il post ha ricevuto migliaia di consensi e quando si fa il nome di Barbara D’Urso, Enzo Iacopino chiarisce che la signora D’Urso non è iscritta all’Ordine.

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