Caso Loris: ecco chi è veramente la madre Veronica Panarello

È di ieri la notizia che Veronica Panarello è in stato di fermo per l’omicidio del figlio Loris, 8 anni. Poco lo stupore: erano giorni che le dichiarazioni della madre del piccolo sui suoi movimenti il giorno dell’omicidio cozzavano contro le diverse prove raccolte dagli inquirenti anche grazie a una serie di riprese fatte dalle telecamere di sicurezza vicine alla casa, alla scuola e al luogo del ritrovamento del cadavere.

Veronica non ha confessato, o almeno non ancora, ma nel frattempo emergono inquietanti notizie sul suo passato. Chi è veramente la Panarello?

Veronica Panarello è nata a Santa Croce Camerina (Ragusa) 25 anni fa da una relazione extraconiugale della madre Carmela che non le ha mai nascosto di non averla mai voluta. Quando, a 14 anni, Veronica ha saputo di essere stata frutto di una gravidanza indesiderata, ha tentato il suicidio provando a impiccarsi con un laccio. La stessa cosa è accaduta, qualche tempo dopo, in seguito a una furiosa lite con il patrigno. Anzi, uno dei patrigni, dato che la madre di Veronica ha avuto ben 5 figli da 3 uomini diversi.

Ignorata dalla madre e dai suoi uomini, Veronica rimane incinta a 16 anni. Il padre del bambino è Davide, un autotrasportatore. Nasce il piccolo Loris e, poco dopo, i suoi genitori si sposano. Veronica ha solo 17 anni. Dopo un paio d’anni nasce il fratellino di Loris.

Ma la vita di Veronica non è quella che aveva sempre sognato: Davide è quasi sempre fuori casa per lavoro, lei non ha un’occupazione, rimane a casa tutto il giorno a occuparsi dei bambini e non ha amici.

Gli anni passano e Veronica scopre che a tenerle lontano il marito non ci pensa solo il lavoro ma anche la sua propensione al tradimento. Umiliata, frustrata e senza una sola persona a cui appoggiarsi, Veronica è più sola e disperata che mai. Arriva la depressione. I medici e i pochi parenti che le sono accanto non possono che notare il suo fragilissimo stato mentale.

Poi, la tragedia.

Niente, niente può giustificare un omicidio, tanto meno se la vittima è un bambino, il TUO bambino. Ma la colpa di questo orrore è davvero da attribuire solo ed esclusivamente a Veronica? Perché, se davvero la sua famiglia e i medici erano a conoscenza del suo stato mentale, non le veniva fornita un’assistenza adeguata? Perché veniva lasciata a casa, da sola, con i bambini? Perché continuare a chiudere gli occhi davanti a una malattia ormai conosciuta e pericolosa come la depressione?

 

Impostazioni privacy