Fabrizio Corona, Don Mazzi scende in piazza per difenderlo

Da Adriano Celentano a Beppe Grillo, in tanti si sono schierati a favore di Fabrizio Corona, ancora in carcere per scontare il suo debito con la giustizia italiana. Nelle ultime ore, a favore del re del gossip, si è schierato anche Don Antonio Mazzi che, nell’ultimo numero del settimanale Chi ha parlato della situazione di Fabrizio Corona.

fabrizio coronaFABRIZIO CORONA: LA DIFESA DI DON MAZZI

Perché Fabrizio Corona è ancora in prigione? Perché? È puro accanimento. Ma di che cosa stiamo parlando? Di un ragazzo che ha fatto qualche fotografia ed è fuggito a bordo di una Fiat 500 in Portogallo? Suvvia. Se non lo liberano, se non gli consentiranno di accedere a misure alternative al carcere, se non avrò la possibilità di ospitarlo nella mia comunità, racconteremo una triste storia della giustizia italiana“, dice Don Mazzi.

Il prossimo 22 gennaio, giorno in cui il tribunale di sorveglianza di Milano discuterà l’istanza di detenzione domiciliare presentata dai difensori dell’ex agente fotografico, il destino di Fabrizio Corona potrebbe cambiare:

Non voglio nemmeno pensare che la richiesta non venga accettata. Ho visto Fabrizio di recente. Ha attraversato un mare in tempesta. Non sta bene. La magistratura lo ha trasformato in un “caso” chissà per quali motivi. Non è un terrorista, non è un mafioso. Si sta facendo la galera per un reato morale. La magistratura è scivolata su una banalità. Io sono incazzato. Nella mia comunità ho ospitato Erika De Nardo, che ha ucciso madre e fratellino (il delitto di Novi Ligure, ndr). Per il duplice omicidio è stata condannata a sedici anni. Due in più di quelli comminati a Corona, che era stato condannato a quattordici anni, ora commutati a nove anni e otto mesi. A Natale, dopo aver celebrato la messa in carcere, non l’ho visto bene. (…) Sono pronto da anni ad accogliere Fabrizio qui. I magistrati hanno la documentazione in mano che dimostra come la comunità Exodus sia idonea per recuperare il detenuto Corona. Qui da me lo aspetta la palestra. Il suo ruolo sarà quello di far sudare i miei “ragazzi disperati”, che non hanno voglia di faticare. Il suo compito è già pronto. Lo aspetto, anzi lo aspettiamo qui”.

 

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