Cinquanta Sfumature di Grigio, il film: silenzio imbarazzato al Festival di Berlino

9226f5660fd852a2aa50ba881ec5fe7153d2168b2561cLa montagna ha partorito un topolino, ma questa volta un topolino davvero piccolo – ha dichiarato il giornalista e critico cinematografico Paolo Mereghetti – Il commento alla prima proiezione al festival di Berlino di Cinquanta Sfumature di Grigio è stato il silenzio imbarazzato con cui il film è stato accolto alla fine“.

“Si rimane senza parole – continua il critico, famoso per il suo “Dizionario dei film”, in un video pubblicato da Corriere.it – Si sapeva che non sarebbe stato un capolavoro alla Bergman o alla Antonioni  ma a questo livello… era davvero difficile immaginarlo. La storia tra Anastasia e Christian avanza lungo i binari previsti e prevedibili di questo amore a prima vista. Lei, come lo vede, non capisce più niente, e lui anche. Si corteggiano, lui le spiega che non fa l’amore ma ‘scopa’, cito letteralmente, e anche in maniera dura, e lei accetta le regole che le impone”.

E nonostante non si tratti di un film porno, molti telespettatori sono rimasti basiti davanti all’innocenza sdolcinata della versione cinematografica di una trilogia che, senza dubbio, non faceva giri di parole: “Le regole di Christian sullo schermo diventano unicamente il fatto che lui la lega e… la sculaccia! Soltanto alla fine si lascia andare a sei scudisciate che dovrebbero fare un po’ male. Ma tutta la perversione, tutta l’attesa erotica di questo film è contenuta qua. Tutto il resto è il nulla”.

Il film si conclude con un finale aperto che fa prevedere un sequel. “Non so cosa succederà – conclude Mereghetti – dico soltanto che per questo film nessun giudizio è migliore di quello di Fantozzi: è una boiata pazzesca!“.

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