Violentò Vincenzo con un compressore: “È stato uno scherzo”

Come dimenticare la terribile aggressione ai danni di un 14enne “reo”, secondo i suoi aguzzini, di avere qualche kg in più, avvenuta lo scorso ottobre in un autolavaggio di Pianura? In questi mesi abbiamo seguito con partecipazione i progressi del povero Vincenzo, che però non si è mai ripreso completamente dalle lesioni e che a breve dovrò subire un nuovo intervento chirurgico.

Durante il processo, avvenuto a porte chiuse, i medici hanno dichiarato che Vincenzo è vivo per miracolo.

La vittima era presente in aula. “Eccolo è stato lui – ha dichiarato indicando il suo aggressore rinchiuso nel gabbiotto – è l’uomo che ha distrutto la mia vita, è l’uomo che quel pomeriggio mi ha infilato il compressore dietro, dopo avermi abbassato i pantaloni. Non so perché l’abbia fatto, so solo che la mia vita è cambiata, ora a stento gioco con gli amici, la notte dormo male, mia madre è stata costretta a rinunciare al lavoro“.

Il pm Fabio De Cristofaro e il giudice Luigi Buono, presidente del collegio, hanno ascoltato anche la versione dei fatti dell’aggressore, il 26enne Vincenzo Iacolare, accusato di violenza sessuale e tentato omicidio. “È stato solo uno scherzo” ha affermato l’accusato, sostenuto, ma solo in parte, dagli altri due ragazzi che quel giorno erano accanto a lui che lo accusano di aver seviziato la vittima con il compressore ma senza abbassargli i pantaloni della tuta, come invece sostiene il piccolo Vincenzo.

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