Lecce: due figlie vivevano col cadavere del padre da settimane – FOTO

Una scena da film horror quella che si sono trovati davanti gli agenti municipali di Novoli (Lecce) e i militari dell’Arma quando hanno aperto la porta di quell’appartamento di via Gaetano Brunetti.

Nella casa, trovata in condizioni igieniche pietose, due donne vivevano da più di un mese insieme al cadavere del padre, Igino Ippolito, commerciante di bombole ormai in pensione morto a 88 anni (le cause del decesso verranno stabilite dopo l’autopsia, che verrà eseguita in queste ore all’ospedale Vito Fazzi di Lecce). Il corpo di Igino era stato appoggiato su una sedia a sdraio e ricoperto di fiori e coperte, ma era in avanzato stato di putrefazione, circondato da vermi, escrementi e insetti.

Le due donne (la figlia maggiore ha 50 anni e le erano già stati diagnosticati problemi psichici, la minore ha 47 anni) avevano sigillato porte e finestre con buste di plastica, per evitare che odore e insetti uscissero dall’appartamento e insospettissero i vicini.

A dare l’allarme un nipote dell’uomo, Sandro Ippolito, che aveva tentato di entrare nell’appartamento ma era stato fermato dalla figlia maggiore. L’odore uscito dalla porta in quei pochi istanti ha subito messo in stato d’allerta Sandro, che ha chiamato la polizia.

Ora le due donne sono state sottoposte al trattamento sanitario obbligatorio, e il PM ha aperto un’inchiesta per occultamento di cadavere.

La famiglia Ippolito era già stata al centro della cronaca quando, nel settembre del 2014, il figlio di Igino (e fratello delle due donne), Marco Ippolito (40) annegò nei pressi dello stabilimento balneare ‘le Dune’ di Porto Cesareo.

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