I medici sbagliano la diagnosi: lei muore a 24 anni, ecco come

Dall’Inghilterra arriva una notizia di malasanità. Per i medici, quello di Danielle Stretton, 24enne inglese era solo un semplice disturbo alimentare ma, dopo essere stata dimessa, Danielle è morta per insufficienza renale.

Schermata 2015-05-07 alle 15.48.26-2MORTA A 24 ANNI PER UNA DIAGNOSI SBAGLIATA

A trovare il corpo senza vita della giovane sono stati i genitori che, non avendo sue notizie, si sono recati a casa sua e, dopo aver sfondato la porta, hanno trovato il suo corpo, ormai senza vita, per terra.

“E’ al di là di ogni descrizione. Non riusciamo a immaginare la nostra vita senza la nostra bellissima ragazza. Siamo assolutamente devastati”, ha raccontato ai media locali la madre di Daniell che, ora, ha intenzione di fondare un’associazione che possa aiutare tutte le persone che soffrono della stessa malattia che, a soli 24 anni, ha portato via Danielle.

Danielle manifestò i primi sintomi nel 2008 in seguito ad un aborto, causato proprio dall’insuffienza renala. Da allora, nonostante ripetuti esami clinici, la diagnosi dei dottori è stata sempre la stessa: disturbo alimentare.

Quando, alla fine, la malattia è stata accertata, per Danielle non c’era più nulla da fare. Nel 2010 Danielle fu sottoposta a un trapianto di reni, ma la salute della ragazza fu ulteriormente provata da un episodio di rigetto.

I genitori decisero allora di rivolgersi a degli avvocati i quali accertarono che nel 2009 Danielle, durante la degenza in ospedale, non fu sottoposta ad alcun esame clinico per accertare il funzionamento dei reni.

Danielle ottenne un risarcimento di 30mila sterline e, come ricorda sua madre, la ragazza “aveva ricominciato a guardare al futuro dopo quell’esperienza così traumatica”. Poco dopo essersi trasferita in un nuovo appartamento, Danielle è morta. “Non avrebbe mai dovuto essere dimessa dall’ospedale nel 2009 senza ulteriori analisi sui suoi problemi renali. I medici hanno il dovere di occuparsi dei pazienti e le condizioni di Danielle non avrebbero dovuto essere sottovalutate o ignorate”, hanno dichiarato gli avvocati.

 

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