Facebook: 100 euro al giorno di risarcimento per chi riceve insulti

imageCe ne stiamo lì, seduti nel salotto o magari sul WC con il telefonino in mano, leggiamo uno status o vediamo una foto o troviamo un articolo che non ci piace, e decidiamo di dire la nostra. Tutto normale, fin qui.

Peccato che alcuni di noi, sentendosi protetti dallo schermo del pc o del telefonino che li divide dal resto della rete, si lascino andare a commenti che, a voce, non avrebbero mai il coraggio di fare. Lo sanno bene vip come Selvaggia Lucarelli (che ogni tanto si diverte a chiamare in diretta radiofonica i “fan” che la insultano sui social), Belen Rodriguez (che è forse tra le poche madri al mondo a dover leggere ogni giorno frasi come “che brutto che è tuo figlio”), ma anche redazioni online e personaggi pubblici di vario genere. L’insulto, su Facebook, è quasi all’ordine del giorno.

Forse, però, nei prossimi tempi qualcosa cambierà. Già perché la sentenza che ha concluso un processo svoltosi nell’Appennino emiliano rischia di creare un “pericoloso” precedente.

Tutto è cominciato quando una giovane parrucchiera si è rivolta al giudice civile Chiara Zompì per richiedere la rimozione di alcuni insulti contenuti nei commenti al suo profilo Facebook.

Gli autori dei commenti negativi si erano più volte rifiutati di rimuoverli, ma si sono dovuti arrendere davanti all’ordinanza emessa dal giudice con cui è stata imposta la rimozione immediata degli insulti e una multa di 100 euro per ogni giorno di ritardo.

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