Violenta e uccide cavalla incinta, condannato stalliere di Messina

MESSINA – Due anni di reclusione, una liquidazione del danno in separata sede e una provvisionale di cinquemila euro in favore della Lav: questa la pena decisa dal tribunale di Messina per B.S., uno stalliere di 32 anni reo di aver abusato sessualmente di una cavalla incinta fino a provocarle un distacco della placente, l’aborto e infine la morte a causa di un’emorragia. A dimostrare i reati dello stalliere, una serie di video ripresi dalle telecamere interne.

Come si legge nel decreto di citazione a giudizio, l’uomo è stato dichiarato colpevole di maltrattamento “perché in più occasioni, sottoponeva a sevizie una cavalla consumando rapporti sessuali con l’animale. In particolare, abusava sessualmente della cavalla, in stato di gravidanza, con il proprio organo genitale e con altri attrezzi impropri, determinando atroci sofferenze a cui è seguito il distacco della placenta, l’aborto e, infine, la morte” e danneggiamentoper avere, mediante la condotta descritta, irrimediabilmente reso inservibile la cavalla-fattrice di nome Tafna“.

 “Una sentenza che aiuta a porre l’attenzione sui crimini sessuali a danno di animali, una piaga ancora sommersa – ha dichiarato Ciro Troiano, responsabile della Lav che si è costituita parte civile – Siamo convinti che occorrano nuove norme per combattere la zooerastia. Fatti di tale violenza non devono più accadere“.

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