L’anestesia non funziona: si sveglia durante l’intervento e racconta cosa si prova

Quali sono i due “risvegli” che rientrano tra i vostri incubi peggiori? Tiriamo a indovinare? Ok: risvegliarsi in una bara e… svegliarsi durante un’operazione chirurgica perché, per qualche motivo, l’anestesia non ha avuto effetto.

Eppure, anche se succede solo in rarissimi casi, può succedere. Stiamo parlando della seconda opzione, naturalmente.

Lo sa bene l’inglese Caroline Coote. La 48enne di Saint-Brélade si è infatti risvegliata durante un’operazione alla cistifellea. Erano passati circa tre quarti d’ora dall’inizio dell’intervento, quando Caroline è improvvisamente tornata cosciente. L’anestesia non aveva avuto l’effetto desiderato: Caroline sentiva tutto, dolore compreso, ma non riusciva a comunicare con i medici per avvisarli di essere “sveglia”.

Ero sveglia ma non riuscivo a muovermi. Sentivo solo un dolore atroce. Ero disperata. L’unica cosa che ho fatto è stata mettermi a piangere” ha raccontato la donna, che dopo quella terribile esperienza si è sottoposta a 3 anni di terapia da stress post traumatico e ha denunciato l’ospedale, facendo aprire un’inchiesta che ha ben presto stabilito le colpe per l’accaduto.

Ad essere nel torto non è solo l’anestesista: l’uomo aveva notato una perdita nel tubo dell’anestetico e aveva prontamente avvisato i chirurghi, soprattutto dopo aver notato, pochi minuti dopo l’inizio dell’operazione, un movimento sospetto della testa della paziente e un aumento della pressione sanguigna.

I chirurghi, però, non hanno considerato la cosa rilevante. “Non si sono accorti delle lacrime che uscivano dai miei occhi né delle accelerazioni del battito cardiaco – ha raccontato Caroline – Quando mi sono svegliata ho iniziato a urlare, ero isterica. Ringraziavo di essere viva ma sapevo che quella era stata un’esperienza con cui avrei dovuto convivere per tutta la vita“.

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