Massimo Boldi sulla morte della moglie: “Ho una lampada che si accende da sola”

A distanza di undici anni dalla morte della moglie, Massimo Boldi, in una lunga intervista rilasciata ai microfoni del settimanale Vero, ha spiegato di sentire ancora la presenza della compagna accanto a sè.

massimo-boldiMASSIMO BOLDI E LA PRESENZA DELLA MOGLIE

“Ancora oggi c’è una lampada alogena nella mia stanza che a volte, verso le 5.30 del mattino inizia ad accendersi con una luce fievole e poi si spegne e si riaccende. E io sento la presenza di Marisa. Quando è scomparsa è stata una tragedia. Soprattutto per le mie tre figlie, per le quali era un riferimento. Ho perso il ramo principale della mia vita e ho dovuto fare da padre e da madre, un compito molto difficile da svolgere, anche a causa del mio lavoro“, ha spiegato Massimo Boldi.

Qualche settimana fa, ospite della trasmissione di Rete 4 “La strada dei miracoli”, Massimo Boldi aveva raccontato di sentire sempre una presenza nella sua casa:

“Nel primissimo tempo della sua scomparsa, avvertivo una figura che mi guardava in faccia in silenzio e sorrideva. Aveva il volto di Marisa. Tutto quello che ho fatto, nella mia carriera, è stato un miracolo. Prima era un’illusione, che poi si è materializzata. Credo che qualcuno mi abbia guidato”.

Dopo la morte della moglie, Massimo Boldi si è legato sentimentalmente a Loredana De Nardis con cui fa coppia fissa da sette anni.

 

 

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