Marco Bocci avvisa Laura Chiatti: “Il matrimonio non è un contratto a tempo indeterminato”

Ad un anno dal matrimonio con Laura Chiatti, Marco Bocci, solitamente restìo nel parlare della sua vita privata, ai microfoni di Vanity Fair si lascia andare a delle confessioni che potrebbero non fare piacere alla moglie con cui è convolato a nozze dopo un fidanzamento lampo.

marco-bocci-laura chiattiMARCO BOCCI, L’AVVERTIMENTO PER LAURA CHIATTI

Diventato padre del piccolo Enea, Marco Bocci confessa di non credere nel “per sempre” sia in amore che nella vita professionale:

“È difficile associare il matrimonio a un contratto a tempo indeterminato. Niente è per sempre? Esatto, però certo che ho preso un impegno, ed è giusto così. Sono un passionale, non mi adagio mai. Per esempio, come artista non posso avere un contratto a tempo indeterminato: finché devo dimostrare sul campo ciò che valgo, è una buona cosa, perché c’è quella che io chiamo “rogna”, la voglia di fare che dà il passo in più. Nell’intimità, con quotidiani scombussolamenti di emozioni, è un continuo movimento. Certo, potrei definirmi fermo perché ho una famiglia. Ma non è così, anche se sto in pace con me stesso”.

Marco Bocci, poi, confessa di aver scelto lui il nome del bambino: “Laura non è mai cambiata ai miei occhi, nemmeno quando è diventata madre. Ha sempre avuto un grandissimo senso materno. E questo mi piace. Io non credo nei ruoli, una famiglia è un team. Diciamo che per me il letto si può semplicemente non farlo, tanto poi la sera ci devo tornare. Chiamare mio figlio Enea è stata una mia idea, piaciuta a Laura. È un nome che mi dà solarità, un colore che mi mette di buonumore”.

 

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