Pino Daniele: la perizia rivela una terribile verità su quella notte

La notte del 4 gennaio, Pino Daniele ha avuto un malore. L’ennesimo, per il cantante che già da diverso tempo soffriva di cuore. Fu lui stesso a chiedere alla compagna, Amanda Bonini, di non aspettare l’ambulanza ma di recarsi in auto dal suo cardiologo di fiducia, a Roma. Una folle corsa ai 280km/h, quella fatta da Amanda e Pino Daniele dalla casa in Toscana alla Capitale. Una corsa che però, Pino, ha abbandonato.

Il cantante napoletano avrebbe potuto salvarsi, come sostengono l’ex moglie e il fratello Nello? La sua famiglia lo ha sempre sospettato, tanto da richiedere una perizia che chiarisse come andarono veramente le cose quella notte.

I periti nominati dalla Procura di Roma hanno stabilito le cause del decesso: un edema provocato dal decadimento della funzione cardiaca. Se Pino Daniele avesse aspettato l’ambulanza che era stata chiamata da Amanda alle prime avvisaglie del malore, è possibile che i medici del vicino ospedale di Orbetello avrebbero potuto salvarlo. La perizia, però, non è riuscita a stabilire con certezza se il cantante partenopeo sarebbe davvero rimasto tra noi, aspettando quella ambulanza.

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