Bobbi Kristina: il marito e fratellastro potrebbe tentare il suicidio

bobbi-kristina-brown-nick-gordon-appeal-ppNick Gordon fu letteralmente raccolto dalla strada da Whitney Houston quando aveva 12 anni. La cantante lo accolse nella sua casa di Atlanta e lo crebbe come un figlio. Lo stesso Nick chiamava “mamma” la bella Whitney, e fu distrutto dalla sua morte. Due anni dopo, il 9 gennaio del 2014, annunciò di aver sposato Bobbi Kristina, la figlia di Whitney e di Bobby Brown. In pratica, la sua sorellastra.

Fu proprio Nick a trovare, insieme a un amico, il corpo esamine di Bobbi Kristina riverso nella vasca da bagno lo scorso 31 gennaio. Fu lui a tentare di rianimarla fino all’arrivo dei soccorsi. Da quel momento, Nick non ha più rivisto la moglie, deceduta nella notte tra domenica e lunedì.

Il padre di Bobbi Kristina infatti è convinto che Nick abbia causato o contribuito alla morte della 22enne, e ha sempre vietato a Gordon di farle visita in ospedale. La famiglia di Bobbi Kristina l’ha inoltre citato per danni, sostenendo che Nick abbia avuto comportamenti violenti nei confronti di Bobbi nei giorni precedenti alla morte, e si sia recato diverse volte nella loro abitazione di Roswell per prelevare oggetti appartenenti alla moglie mentre lei si trovava in coma.

Secondo il New York Daily News, invece, Nick avrebbe vissuto questi ultimi 6 mesi in un costante senso di angoscia, e all’annuncio della morte della moglie avrebbe perso la testa. Una fonte riferisce che il 22enne dice cose senza senso, sostiene che se Bobbi avesse ascoltato la sua voce mentre si trovava in coma forse si sarebbe svegliata. I familiari di Gordon temono fortemente per la sua vita, tanto da tenerlo sotto controllo notte e giorno per evitare che si faccia del male.

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