Avanti un Altro, Maria Mazza: “Un anno fa la mia vita è cambiata”

Maria-Mazza-6Maria Mazza, la sexy professoressa di “Avanti un altro”, ha incontrato il suo compagno Amedeo Quagliata poco più di un anno fa. Dopo soli 5 mesi, Maria ha scoperto di aspettare un bambino. Anzi, una bambina. Sveva è nata 9 mesi dopo.

“Fino a due anni fa non pensavo nemmeno alla maternità – ha confessato la Mazza a Vero – Poi, però, quando Sveva è arrivata, tutto è cambiato, è diventato tutto stupendo. Io e Amedeo siamo focalizzati solo su di lei e non pensiamo ad altro. Dopotutto, la nostra bambina è arrivata nella nostra vita dopo soli 5 o 6 mesi dal nostro primo incontro e oggi ci godiamo anche il nostro essere una coppia giovane. Stiamo insieme da due anni e mezzo, eppure abbiamo già conseguito questo meraviglioso traguardo che è diventare genitori“.

Da quando è arrivata Sveva, ogni giorno è una scoperta: “È stata un’emozione vederla muovere i primi passi! Quando le mie amiche mamme mi raccontavano le emozioni che provavano, credevo che esagerassero, ma adesso che le sto vivendo in prima persona riesco a comprenderle. Per non parlare della scoperta del cibo: è così tenera quando mangia gli alimenti per adulti e non le solite pappine. Ha già pronunciato le prime parole: mamma, nanna e bua, che dice quando tocca qualcosa che non deve toccare!“.

È vero, un bambino significa anche impegno e sacrifici, ma Maria ammette di essere piuttosto fortunata…. “Dal punto di vista del sonno sono molto fortunata: Sveva durante il giorno è proprio come me e suo padre: iperattiva, non sta mai ferma, si annoia facilmente e vuole sempre nuovi giocattoli. Di notte, invece, come me ama dormire e recuperare le energie”.

E poi la Mazza non ha nemmeno dovuto rinunciare al lavoro: “Sono tornata ad ‘Avanti un altro’ quando Sveva ha compiuto sei mesi e questo è possibile grazie alla collaborazione del mio compagno e di mia madre che vive con noi. L’idea di non doverla lasciare in un asilo nido mi rende più serena. Certo, rispetto al passato ho cercato di non mancare da casa quando possibile, al massimo una o due notti a settimana“.

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