Giulia Innocenzi racconta la vacanza da incubo in Iran: “molestie e palpate”

Giulia Innocenzi, giornalista di La7, sul suo blog, ha pubblicato un lungo post in cui rivela le molestie subite insieme all’amica e collega Maddalena Oliva, durante la vacanza in Iran.

giulia innocenziGIULIA INNOCENZI, IL RACCONTO SHOCK

“I bazar sono molto affollati, diventano quindi il paradiso per chi ama palpare il fondoschiena, in particolare delle donne (ma non esclusivamente!)” ha scritto: “Un uomo comincia a seguirti e a un certo punto ti tocca il sedere, per poi disperdersi nella folla. Per la prima settimana ci è successo tutte le volte che abbiamo visitato un bazar. Non può essere quindi un caso.

Prima, una mano che sfiora la schiena. Ti giri, e dietro di te c’è un uomo che ti guarda. Dopo venti minuti, in metropolitana, ce lo ritroviamo dietro. A gesti, non fa segreto dei suoi desiderata: vuole andare a letto con una di noi due. All’inizio diciamo no diverse volte, poi proviamo a ignorarlo. Non funziona. Arrivate ai tornelli, scopriamo purtroppo che neanche quelli riescono a fermarlo: li salta aspettando di capire su che treno saliremo. Non ci è restato che chiamare la sicurezza”.

Il racconto, poi, prosegue con una rivelazione shock: “Ci trovavamo nella più grande moschea dell’Iran, a Isfahan. L’inserviente della moschea ci dà il benvenuto e ci chiede da dove veniamo. Finita la visita alla moschea, decidiamo di sederci all’ingresso per mangiare della frutta. Passa l’inserviente che ci vede sedute lì, torna indietro e… Voilà! Ci omaggia tirando il pene fuori dai pantaloni e passeggiando davanti a noi affinché possiamo vederlo. Incredibile. Il tutto a 5 metri dalla biglietteria”.

La giornalista, poi, rivela di essere stata anche inseguita, con l’amica, da un ragazzo in motorino: “Si palesa alle nostre spalle e dal motorino afferra per il sedere una di noi. Poi si ferma davanti bloccando la via d’uscita e comincia a masturbarsi“.

Secondo Giulia Innocenzi, tutto ciò è stato causato dal fatto che l’Iran è un “regime dove vige la repressione sessuale. È stata una liberazione togliere il velo non appena abbiamo messo piede sull’aereo” da scritto ancora e a sorprenderla in negativo è stata “quella sensazione costante di valere meno e di essere vulnerabili a istinti primordiali”.

La reazione dei followers al post è durissima. C’è chi accusa Giulia Innocenzi di essere “ignorante e stereotipata”, chi addirittura le dà della “sionista galoppina di Washington” e della “turistetta del cavolo” e chi la considera l’unica responsabile di quanto accaduto “Che si aspettano due donne sole… Un po’ l’avete cercato il male”.

Alle critiche ricevute, Giulia Innocenzi ha risposto così:

“Cari amici che mi state dando della “serva della propaganda” per aver scritto quello che purtroppo è successo a me e alla mia amica e collega Maddalena Oliva, vi rispondo qui. In Iran siamo andate in vacanza. Era da anni che volevo visitare il paese. Purtroppo però abbiamo subito diverse molestie, e abbiamo deciso di raccontare soprattutto per le donne che, come noi, decidano di andarci zaino in spalla, sole e senza viaggio organizzato.
Quello che mi fa specie è che in mezzo al turpiloquio che mi dedicate, nessuno di voi, ma dico nessuno, si sia anche solo interrogato sul perché abbiamo subito queste molestie. Non è un problema di longitudine o latitudine. Piuttosto potrebbe avere a che fare con un regime dove vige la repressione sessuale e dove le donne in diversi ambiti hanno diritti di serie B. La tecnica di puntare il dito contro la vittima, anziché il carnefice, purtroppo è ben rodata. E magari siete un po’ distratti, ma abbiamo pubblicato la nostra esperienza su un blog e su Facebook. Quindi a uso e consumo di tutti, gratis, senza committenti”.

 

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