Ecco come ha accolto i carabinieri venuti per il DNA la presunta Denise Pipitone

denise-pipitoneDenise Pipitone è scomparsa a Marzara Del Vallo il primo settembre del 2004. Era ora di pranzo, e lei giocava tranquillamente davanti a casa. La madre Piera Maggio non ha mai smesso di cercarla, nonostante tutte le piste seguite in questi anni dagli inquirenti non abbiano portato da nessuna parte, facendo pensare al peggio.

Poi, ecco la speranza riaffiorare in Piera e in tutti gli italiani che l’altra sera stavano seguendo “Chi l’ha visto?”. È partito tutto da un post su Facebook pubblicato da una ragazzina sulla bacheca di Piera Maggio: “Sono Denise, mamma”, scriveva la presunta Denise.

La redazione di “Chi l’ha visto?” ha contattato il diretta tv la giovane, che si è subito tirata indietro: “Non l’ho scritto io” ma che ha aggiunto “Se Denise è qua, che fate? La venite a prendere?“.

Il messaggio arrivava da un’abitazione di Tito (Potenza) e da un primo controllo è immediatamente emerso che la famiglia rom che abitava in quella casa era già stata presa in considerazione nelle indagini nel 2004.

Quanto basta per inviare i carabinieri di Potenza a casa della ragazzina per un prelievo del DNA. Un atto dovuto, dato che l’11enne, pur somigliando molto alla piccola Denise, ha continuato a negare di essere lei, confessando che si era trattato solo di uno scherzo. Tra l’altro, se fosse viva oggi Denise Pipitone avrebbe già 15 anni, non 11.

I carabinieri hanno comunque prelevato il suo DNA con un tampone, e hanno inviato il materiale ai Ris per una comparazione con il DNA di Denise.

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