Loredana Bertè shock: “Ecco cosa faceva mio padre davanti a mia sorella Mimì”

E’ un’intervista shock quella che Loredana Bertè ha concesso ai microfoni di Vanity Fair. L’artista ha ripercorso gli anni della sua infanzia svelando dei particolari sconvolgenti sul suo passato.

loredana-bertèLOREDANA BERTE’, PAROLE SHOCK SUL PADRE

“Nostro padre era un violento che massacrava di botte nostra madre, anche quando era incinta; uno che ha buttato mia sorella dal balcone per un brutto voto a scuola, e che, quando mamma non gliela dava, veniva in camera di noi bambine a masturbarsi guardando Mimì. Lei lo sentiva arrivare e mi diceva: “Chiudi gli occhi, fai finta di dormire”. Io guardavo attraverso le ciglia e vedevo una cosa che non capivo: cosa facesse quest’uomo fermo ai piedi del mio letto, girato verso mia sorella. Mimì mi ha spiegato tutto dopo molto tempo. Adesso aspetto solo che quello stronzo muoia per prendere le ceneri di Mimì e spargerle nel mare di Bagnara Calabra“, ha dichiarato Loredana Bertè.

La cantante, poi, ha ripercorso il periodo difficile che ha dovuto affrontare dopo la morte della sorella, Mia Martini: “Per Mimì l’infanzia era un buco nero: non ricordava niente. Io invece tutto. Dalla morte di mia sorella non mi sono mai ripresa. Non è vero che il tempo cancella: è sempre ieri. Lei prima di morire mi ha telefonato e io non ho risposto. Poco prima aveva anche insistito per regalarmi un cellulare “così ti trovo”, diceva, ma io non l’ho voluto. Mi sono punita per questi errori che avrebbero potuto salvarle la vita… Mi sono chiesta: quali sono le cose che mi piacciono di più? Viaggiare e amare. Ho smesso di fare entrambe. Ho smesso di amare anche me stessa, e non ho più ricominciato. Per tre anni sono rimasta in casa a guardare il soffitto”.

Loredana Bertè ha deciso di ripercorrere la sua vita in un’autobriografia: “È come se fossi andata dall’analista. Raccontare mi ha dato la stessa sensazione che provo a fine concerto: sono sfinita, ma mi sono sfogata”.

 

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