Morgan: “A X Factor avevano paura di me, rimpiango le edizioni con la Maionchi”

20131212_c4_c2_c7_morganHa fatto la storia di X Factor. Letteralmente, dato che per i suoi contributi al talent show è finito sulle pagine di un libro, quello dei Guinness World Records.

Stiamo parlando naturalmente di Morgan, che questa settimana si è sfogato sulle pagine di Repubblica, ricordando i bei tempi passati e accusando ancora una volta la produzione di X Factor si essersi liberata di lui a causa delle sue idee particolarmente innovative.

“Hanno avuto paura della verità. Non sono una persona che indora le pillole e questo non piace – ha dichiarato il cantante  – Però sono nel Guinness dei primati come il più grande vincitore di talent show al mondo: ne ho vinti cinque su sette e tra l’altro gli artisti con cui ho vinto io sono gli unici che sono rimasti al di là del talent: Marco Mengoni, Noemi, Antonio Maggio, i Cluster. Poi non bisogna confondere i miei gusti personali con quello che faccio in tv, che è un lavoro di divulgazione: riesco a capire cosa può essere popolare. Il fatto che a me poi invece non interessi usare il canone del pop e preferisca cose più complesse è una mia scelta. Lo faccio perché posso”.

Si stava meglio quando si faceva peggio, secondo Morgan: “I tempi più belli sono stati i primi con Simona Ventura e Mara Maionchi perché era un Far West: è stato una bomba. Ecco, siccome non si sapeva bene come farlo l’abbiamo fatto come ci pareva. Tutto quello che adesso sono convinti venga dal format made in Uk è roba nostra. Perché è proprio l’Italia invece il Paese in cui ha avuto più successo: un fenomeno che gli inglesi stessi hanno analizzato e riproposto a noi. Ecco, questa cosa mi fa ridere: ogni tanto uno mi veniva a dire: ‘bisogna fare così’. Beh, l’avevo fatto io l’anno prima a istinto e, adesso ecco che era diventata una regola, ma io alle regole non ci sto, le cose devono andare sempre avanti altrimenti si perde mordente”.
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