Carlo Verdone: “Ho un piccolo appunto da fare a Checco Zalone…”

Quo Vado? “Speriamo faccia il più possibile nel più breve tempo possibile” si augura Carlo Verdone, contento del successo che sta riscuotendo il collega Checco Zalone con il suo nuovo film. “Negli anni Novanta scappavano quando uscivo io. Mi meraviglia lo stupore sugli incassi” ha aggiunto il comico romano in un’intervista a Repubblica.

Premesso che Zalone mi fa ridere per un’ora e mezza, e se va oltre inizio a sorridere, in questo momento rappresenta qualcosa di nuovo e originale, bravo nel colpire sui luoghi comuni. Fa l’antipatico eppure ha l’applauso della folla: la gente va a vedere lui, più che il film” ha spiegato Verdone, che su un punto è d’accordissimo con il premier Renzi, anche lui fan di Zalone: “Mi fa ridere il dibattito: comico di destra, renziano, di sinistra, post berlusconiano. Possibile che si debba ideologizzare tutto? I suoi film aiutano a non far chiudere altre sale”.

Mi auguro che questo paese si elevi dalla cafoneria che Zalone ha perfettamente rappresentato – ha aggiunto Carlo – Dicono che i miei primi film facevano ridere di più ma io ho dovuto sterzare per durare. Puntare sulla storia, andare oltre i personaggi. Dopo ‘Bianco rosso e verdone’ i critici dall’entusiasmo passarono alla diffidenza, ero borghese, non popolare come Troisi e Benigni né intellettuale come Moretti. Ero quello da due stelle e mezzo“.

Anche Verdone sarà presto sul grande schermo con “L’abbiamo fatta grossa” (al cinema dal 28 gennaio), e forse anche per questo ammette di non aver particolarmente apprezzato una delle mosse di mercato scelte per promuovere Quo Vado: “Ho un appunto: potrebbe uscire quando vuole, ma se prende 1200 sale sa già che vince al primo cazzotto. Potrebbe lasciare qualcosa ai piccoli film. Non è una critica a lui, ci vorrebbero regole”. Insomma, caro Checco, Verdone ha un messaggio per te: ti piace vincere facile eh?

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