Coito interrotto o “salto della quaglia”: quanto rischi e cosa sbagli

il-coito-interrotto-470x313La pratica del coito interrotto (detta anche comunemente “salto della quaglia” o “retromarcia”), che consiste nel tempestivo ritiro del pene dalla vagina prima dell’eiaculazione, è il terzo metodo contraccettivo più usato dalle coppie, dopo preservativo e pillola anticoncezionale. Secondo Planned Parenthood si affidano a questa pratica 35 milioni di coppie, in pratica una su 5.

Ma quali sono i rischi legati a questo metodo?

Si calcola che il 28% delle coppie che si affidano al coito interrotto hanno una gravidanza entro un anno. Un numero altissimo che potrebbe essere drasticamente abbassato (arrivando fino a un più accettabile 4%) praticando la retromarcia nel modo corretto.

Due i principali rischi che si corrono terminando un rapporto con un coito interrotto:

  • che l’uomo non riesca a mantenere l’autocontrollo, eiaculando prima del previsto
  • che prima dell’eiaculazione venga espulso del liquido pre-eiaculatorio che contenga ancora dello sperma dalla precedente eiaculazione, soprattutto se quest’ultima è avvenuta nelle ore precedenti al rapporto

Considerando dunque il rischio di passaggio di sperma durante il rapporto, l’unico modo per poter utilizzare il coito interrotto come metodo contraccettivo è associarlo al metodo Billings. ovvero il calcolo dei giorni fertili della donna. Se il ciclo è regolare, non è difficile individuare l’approssimarsi dell’ovulazione e quindi i giorni “a rischio”. In alternativa esistono gli appositi stick che segnalano se la donna si trova o meno nel suo periodo fertile.

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