Il nuovo (macabro) lavoro di Raffaele Sollecito

80177_20140701_73206_4A marzo del 2015 Raffaele Sollecito è tornato un uomo libero e (almeno ufficialmente) innocente. Ma dopo tanti anni in cui il suo volto e il suo nome sono stati associati alla parola “morte”, il sospettato numero 2 nell’omicidio di Meredith Kercher è tornato sulle prime pagine dei giornali grazie alla sua nuova attività che ha come tematica principale proprio…. i morti.

Una start up, quella ideata da Sollecito, che prevede la creazione di un vero e proprio social network dedicato ai defunti. «È un portale che nasce come ibrido tra social network ed e-commerce che abbiamo chiamato ‘Memories’ – ha spiegato Sollecito al Corriere – Un profile-commerce, così come abbiamo deciso di classificarlo, con il quale una persona, dopo essersi registrata, potrà creare il profilo del proprio caro, commemorandolo con foto e filmati. L’utente potrà anche acquistare prodotti locali come fiori, corone o altri prodotti, che saranno posati sulla lapide del proprio caro».

Una scelta ampiamente criticata quella del 31enne, una scelta su cui ha voluto dire la sua anche Selvaggia Lucarelli:

Vedi Raffaele Sollecito, questa cosa di creare un portale per le onoranze funebri è una macabra furbata che oltre a dipingerti per quello che sei (irrispettoso e poco intelligente) getta un’ombra su di te ancora più inquietante: una persona sana giudicata innocente da un tribunale nonostante mezza Italia sia ancora convinta che sia colpevole, cercherebbe l’oblio mediatico. E se non l’oblio, la ribalta in qualche campo lontano dall’odore della morte, del sospetto che quella morte si porta dietro, del volto di una ragazzina di nome Meredith ammazzata come un cane. E invece c’è evidentemente un gusto sadico nel volerti vedere ancora li’, coi tuoi capelli leccati da sobrio addetto alle onoranze funebri, sulle prime pagine dei giornali associato alla parola morte e sui social network associato con qualche prevedibile battutaccia alla parola Meredith. Quella Meredith che avrebbe bisogno di essere ricordata e rispettata nel silenzio della tua casa, non in quello di un portale grazie al quale non non gonfierai mai il portafogli -e lo sai bene- ma solo ancora un po’ la tua macabra popolarità.

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