San Valentino: ecco chi era il santo che ha ispirato la festa degli innamorati

quadro2-ok-per-webOggi gli innamorati di mezzo mondo festeggiano la loro giornata. Oggi è San Valentino, ma chi era veramente il martire a cui dedichiamo questa giornata?

Valentino da Terni, oggi considerato patrono degli innamorati ma anche protettore degli epilettici, è nato a Terni nel 176 ed è morto a Roma il 14 febbraio del 273.

Nato in una ricca famiglia, divenne vescovo di Terni a soli 21 anni. Nel 270 si recò a Roma per predicare il Vangelo. L’imperatore Claudio II il Gotico gli ordinò di abiurare la propria fede, e lui non sono rifiutò ma tentò addirittura di convertire lo stesso Claudio al cristianesimo. In quell’occasione, Valentino ricevette la grazia dell’imperatore, che lo affidò a una famiglia patrizia nella quale, si narra, Valentino riuscì a ridare la vista a una delle figlie.

Ma non fu altrettanto fortunato quando ad arrestarlo fu il successore di Claudio, Aureliano.

Valentino fu catturato dai soldati romani che lo condussero fuori città lungo la via Flaminia flagellandolo ripetutamente. Fu il soldato Furius Placidus a mettere in atto la condanna, decapitando Valentino il 14 febbraio del 273.

Ma perché San Valentino è il santo protettore degli innamorati?

Una leggenda di origini americane narra che un giorno Valentino incontrò due innamorati che litigavano e porgendo loro una rosa gli disse di stringerla tra le mani unite: quando si allontanò, tra i due era tornato l’amore. Secondo un’altra versione della storia, per riportare la pace tra i due litiganti il vescovo fece volare intorno a loro uno stormo di piccioni.

Un’altra romantica leggenda legata al santo narra di un matrimonio celebrato da Valentino tra la cristiana Serapia e il centurione Sabino. Le famiglie dei due giovani, e in particolare quella di lei, avevano tentato di ostacolare in tutti i modi la loro unione, invano. Serapia era gravemente malata e temendo che la sua bella potesse spirare prima di esaudire il suo più grande desiderio, Sabino chiamò Valentino al capezzale della fidanzata, chiedendogli di unirli subito in matrimonio ed esaudendo il suo, di desiderio: non essere mai separato da Serapia. Valentino battezzò il centurione e sposò i due giovani che, poco dopo, morirono insieme.

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