Prince, riaperto il caso: il mistero sulla morte si infittisce

prince-purple-rain-ws-710Prince è morto per un’overdose di fentanyl, un oppiaceo che negli ultimi anni ha causato diverse morti simili a quella del cantante negli Stati Uniti.

Secondo i risultati dell’ultima indagine svolta in casa della pop star, venti pastiglie di fentanyl si trovavano all’interno di una bottiglia del farmaco anti infiammatorio Aleve, falsamente etichettate come “Watson 385”, una dicitura usata per identificare pillole contenenti un mix di paracetamolo e idrocodone. Altro fentanyl è stato trovato in bottiglie di Vitamina C e Aspirina. Prince, dunque, potrebbe aver assunto una dose fatale di fentanyl senza saperlo.

Secondo i risultati dell’autopsia, Prince avrebbe assunto l’oppiaceo al massimo 24 ore prima del decesso e comunque non ne abusava da molto tempo.

Le domande sono tante. Prince era consapevole di aver assunto tutto quel fentanyl? Fu lui a nasconderlo nei contenitori di altri farmaci? E come ottenne tutti quei farmaci contraffatti? Chi glieli procurò? E se lo stesso Prince fosse ignaro della presenza di fentanyl nei contenitori e sia morto per un tragico errore, o peggio, per volontà di qualcun altro?

Il fascicolo sulla morte del cantante non sembra prossimo a un’archiviazione, insomma. Ancora troppe sono le domande a cui bisognerà dare una risposta.

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