Papà scrive alla scuola: “Mattia non ha fatto compiti, quest’estate ha imparato a vivere”

Quando Mattia ha cominciato la terza media della scuola Vidoletti di Varese, lo ha fatto portandosi dietro una lunga giustificazione in cui il padre spiegava ai professori perché lo studente non avesse fatto i compiti delle vacanze.

«Buongiorno, mi chiamo Marino Peiretti – si legge sulla missiva – e sono il papà di Mattia. Vorrei informarvi che come ogni anno, mio figlio non ha svolto i compiti estivi. Abbiamo fatto molte cose durante l’estate: lunghe gite in bici, vita di campeggio, gestione della casa e della cucina. Abbiamo costruito la sua nuova scrivania e l’ho aiutato, sponsorizzandolo e ascoltandolo, nel suo interesse primario: programmazione ed elettronica».

«Voi avete nove mesi per dargli nozioni e cultura, io tre mesi per insegnargli a vivere» conclude il signor Marino, convinto della sua scelta e appoggiato dalla moglie Ilaria.

La scuola, abituata alla “battaglia” che i genitori di Mattia portano avanti da anni, non ha obbiettato.

Ma cosa succederà quando, l’anno prossimo, Mattia studierà elettronica alle superiori? «Lì i compiti li farà: quella è la sua materia preferita» assicura papà Marino.

La lettera di Marino è stata pubblicata su Facebook accendendo un forte dibattito. E voi cosa ne pensate?

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