Caso Loris, Veronica Panarello in aula: “Lo ha ucciso lui”

VERONICA PANARELLO ANDREA STIVAL-2-3-2-2Si è presentata al processo davanti al Gup di Ragusa decisa a raccontare la sua verità Veronica Panarello, madre di Loris Stival e principale indiziata per l’omicidio del piccolo.

«Oggi è la sua ultima occasione: dica veramente quello che è accaduto, per portare elementi concreti. Fino ad adesso non le credo» ha dichiarato il marito prima del processo, al quale non ha voluto presenziare.

Veronica è stata definita dal suo legale «agguerrita, ma serena. Ma soprattutto sicura di sé».

E proprio agguerrita ma serena, Veronica ha fatto esattamente ciò che il suo legale si aspettava da lei: dichiarare che fu il suocero a uccidere Loris, che secondo la ricostruzione della madre aveva scoperto una presunta tresca tra lei e il nonno e aveva intenzione di rivelare tutto al padre. Davanti al Gup di Ragusa, Veronica ha ricostruito quei terribili momenti: lei e Andrea Stival si trovavano in casa con Loris. Il suocero/amante le avrebbe chiesto di legare le mani del bambino con delle fascette e lei, dopo aver obbedito, sarebbe uscita dalla stanza per rispondere a una telefonata. Una volta rientrata, avrebbe trovato il bambino già morto, strangolato dal suo stesso nonno con un cavetto USB.

Peccato che le indagini della polizia di Stato, della squadra mobile della Questura e dei carabinieri non collochino Andrea Stival nella casa di Veronica Paanarello all’ora del decesso del piccolo.

«Non voglio esimermi dalle mie responsabilità – ha detto Veronica Panarello secondo quanto riferito dal suo avvocato – e voglio essere punita, ma voglio essere punita per quello che ho commesso e non per quello che non ho fatto. Non posso dire assolutamente, neanche sotto costrizione, di essere stata io a uccidere mio figlio. Se ci sono responsabilità mie pagherò, ma con me deve pagare anche l’esecutore materiale del delitto che è mio suocero».

La risposta dell’accusa avverrà in aula il prossimo 3 ottobre. Andrea Stival ha preferito non rilasciare dichiarazioni: «Troppo fango si è mosso. Voglio pace, rispetto e giustizia per la famiglia e per il bambino».

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