Laura, infermiera killer, al medico: “Se vuoi uccido anche i bambini”

infermiera-morti-sospette_980x571All’ospedale cittadino di Saronno, in provincia di Varese, tra il 2012 e il 2013 ci furono 4 morti piuttosto sospette. Indagati per omicidio l’anestesista Leonardo Cazzaniga (60) e la sua amante, l’infermiera, Laura Taroni (40). Secondo l’accusa il dottor Cazzaniga avrebbe ucciso volontariamente 4 anziani pazienti somministrando loro dosi letali di farmaci per via endovenosa. La motivazione? Si trattava di malati terminali, e il medico pensava di avere il diritto di poter decidere per loro quale fosse il momento giusto per lasciare questa terra.

L’amante Laura è stata coinvolta quando Cazzaniga ha deciso, con il suo consenso, di uccidere anche il marito dell’infermiera. I due hanno somministrato all’uomo, allora 45enne, farmaci per il diabete (che non aveva) che lo hanno lentamente ucciso.

Nel giugno del 2014 un’infermiera, insospettita, ha denunciato la coppia e da quel giorno sono partite le intercettazioni e le indagini patrimoniali.

Tra le intercettazioni più allarmanti quelle che riguardano i figli di Laura (oggi finiti in affido), con i quali la donna condivideva la sua furia omicida. «Poi facciamo fuori anche la nonna» dice un giorno Laura al figlio di 11 anni. «Non sai quanto le nostre menti omicide messe insieme siano così geniali» le risponde lui. La madre rincara la dose: «Tua nonna non è possibile. A tua nonna e a tua zia non è semplice… A meno che non gli fai tagliare i fili dei freni a tua zia… Gli tiri l’olio dei freni. Poi c’è tua zia Gabriella… Non sei abbastanza grande per poter… Non sei abbastanza grande (…) E poi cosa avresti fatto? – rivolgendosi sempre al figlio – Le avresti fatte sparire così? Non è così semplice, sono grosse! L’umido da noi passa solo una volta a settimana. Non abbiamo più neanche i maiali (la donna aveva un’azienda agricola). Ma l’omicidio deve essere una cosa per cui non ti scoprono, se ti scoprono e vai in galera perdi anche la casa. L’omicidio perfetto è l’omicidio farmacologico…».

In un’altra telefonata Laura propone a Cazzaniga «Se vuoi uccido anche i bambini» e lui, fortunatamente, risponde «No, i bambini no».

«Secondo te potrei essere accusato di omicidio volontario? Se si documenta che ho praticato l’eutanasia… io non sono neanche l’unico» le chiede l’anestesista in un’altra telefonata. «L’eutanasia è un’altra cosa, tu firmi e ti fanno un cocktail di farmaci… loro non riuscivano nemmeno a respirare» ribatte lei. E lui: «E allora è omicidio volontario… potrei venire accusato».

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